L’acqua è un elemento fondamentale per sostenere la vita. Affinché un pianeta possa supportare l’esistenza, è necessario che abbia acqua liquida sulla sua superficie. Perché ciò sia possibile, la temperatura effettiva della sua superficie deve essere superiore al punto di congelamento dell’acqua. Una stella simile al Sole può fornire una radiazione energetica sufficiente per mantenere questa temperatura, ma non deve essere troppo calda da far vaporizzare l’acqua. La condizione descritta è nota come zona abitabile.
La zona abitabile è definita come la distanza, o un intervallo di distanze, da una stella all’interno della quale un pianeta in orbita può avere acqua liquida sulla sua superficie. Essa delinea i raggi orbitali nei quali l’acqua superficiale può essere presente e di conseguenza anche le forme di vita. Queste distanze possono variare in base alla grandezza, massa e luminosità della stella madre. Stelle di dimensioni più piccole e con una luminosità inferiore stabiliscono una zona abitabile più vicina, mentre stelle più grandi creano zone abitabili più distanti. Per fare un esempio, forme di vita su Mercurio sarebbero state possibili se il Sole avesse una massa pari alla metà dell’attuale. Sia la Terra che Marte sarebbero abitabili se la loro grandezza fosse 1.3 volte maggiore.
Attualmente, il Sole è il 30% più luminoso rispetto a circa 4 miliardi di anni fa. Questo è dovuto al fatto che tutte le stelle evolvono nel tempo, diventando più calde e luminose. In questo contesto, si può affermare che le zone abitabili si stanno progressivamente allontanando nel corso del tempo.