Joseph-Louis Lagrange è una figura eminente nel campo dell’astronomia e della matematica, celebrato a livello globale per il suo fondamentale lavoro “Meccanica Analitica” risalente al XVIII secolo. Originario dell’Italia, Lagrange venne alla luce come Giuseppe Lodovico Langragia nella storica città di Torino. Sebbene le sue radici affondino in Italia, gran parte della sua vita la trascorse nella dimora della sua famiglia francese, stabilendosi infine in Germania.
Nel 1787, Lagrange decise di trasferirsi a Parigi da Berlino per diventare un membro attivo dell’Accademia Francese delle Scienze. L’accademia lo considerava un astronomo e matematico sia francese che italiano, testimoniando la sua duplice eredità culturale. Sopravvissuto alla Rivoluzione Francese, nel 1794 divenne il primo professore di astronomia e analisi presso l’École Polytechnique. Nel 1808, il grande Napoleone lo insignì del titolo di membro della “Legione d’Onore”.
Nel 1754, Lagrange fu tra i fondatori del “Calcolo delle Variazioni”, un ramo della matematica che ha rivoluzionato il modo di affrontare i problemi di ottimizzazione. Si dedicò con passione allo studio della minimizzazione e massimizzazione delle “Funzioni Tautocroni” approfondendo tematiche avanzate. Nel 1756, comunicò a Leonhard Euler una lettera in cui presentava una delle sue scoperte più significative, nota come “Algoritmo”. Questa corrispondenza fece da precursore per l’“Equazione di Euler-Lagrange”, che amalgama l’analisi matematica di Euler con le variazioni studiate da Lagrange.
Nel 1766, Euler lasciò Berlino dopo aver ricevuto una lettera di Frederick II di Prussia riferita a Lagrange, la quale radunava le impressioni del re sull’analisi condotta da entrambi gli scienziati, segnando Lagrange come uno dei favoriti dal grande leader prussiano. Dopo la morte di Euler nel 1786, Lagrange accettò l’offerta del re Luigi XVI di trasferirsi a Parigi, rifiutando inviti da Napoli e Spagna. Nel 1785, fu nominato dalla École Normale come capo della Società di Matematica, accettando in precedenza l’incarico di condurre conferenze all’École Polytechnique.
Nel 1810, Lagrange rielaborò la Meccanica Analitica, riuscendo a completare solo i primi tre capitoli della revisione a causa della sua morte avvenuta nel 1813. La sua sepoltura al Pantheon di Parigi rappresenta oggi un’importante reliquia storica e una meta turistica in Francia. Nella fase finale della sua vita, Lagrange rimase un membro attivo del Bureau Institute of Longitude e della Reunion dell’Ordine Imperiale, contribuendo in modo significativo allo sviluppo dell’astronomia nel contesto napoleonico.