Immagine via Susanne Jutzeler/ Pexels.
I girasoli non sono solo belli, ma hanno anche molteplici usi vantaggiosi. In molti casi, le persone piantano girasoli in aree colpite da incidenti nucleari per aiutare il terreno a riprendersi. Inoltre, tutte le parti del girasole sono utili: possono fungere sia da cibo che da combustibile. I girasoli seguono un ritmo circadiano che consente loro di orientarsi verso il sole. E se pensate che tutti i girasoli siano gialli… Sorpresa! Esistono diverse varietà e colori.
Scopri il girasole
Esistono circa 70 specie di girasoli. La maggior parte di queste specie è composta da piante robuste, dotate di foglie e fusti con una texture ruvida. Le foglie sono disposte in modo alternato lungo il fusto e presentano margini seghettati. I fusti sono diritti e solidi, senza rami, permettendo così di raggiungere altezze superiori ai 3 metri. Il girasole più alto è stato trovato in Germania e ha raggiunto un’incredibile altezza di 9,2 metri.
E per quanto riguarda il capolino? Se il girasole è grande, anche il capolino lo è. Le sue dimensioni possono variare da 5 cm a oltre 40 cm di diametro. Al centro del capolino ci sono centinaia di piccoli fiori tubolari, dai quali emergono i semi. I grandi petali sono disposti in due file attorno al centro.
I girasoli hanno fusti diritti e solidi. I capolini hanno petali disposti in 2 file e i semi sono al centro. Immagine via Jirasin Yossri/ Unsplash.
Tutti i girasoli sono gialli?
In generale, i girasoli hanno petali gialli e centri marroni, ma non sono gli unici colori che possono avere. Esistono girasoli con petali arancioni, rossi, viola, rosa e persino bianchi. Inoltre, il centro può essere più chiaro o più scuro. I girasoli Velvet Queen, Chianti e White Nite sono particolarmente sorprendenti.
Non tutti i girasoli sono gialli. Questo è un girasole Chianti. Guarda quel colore rosso vellutato! Immagine via Rob Duval/ Wikipedia (CC BY-SA 3.0).
E, come se non bastasse, ci sono anche varietà di girasoli che non hanno la forma a cui siamo abituati. Guarda questo girasole chiamato Teddy Bear, un cultivar soffice. Il suo nome deriva dalla forma a pompon, che ha una texture morbida e lanosa.
Il cultivar Teddy Bear è completamente diverso da quello a cui siamo abituati a vedere. Immagine via Mike Peel/ Wikipedia (CC BY-SA 4.0).
I girasoli seguono sempre il sole?
Questa è una pianta eliotropica, il che significa che può muovere il suo capolino e seguire la luce solare dall’alba al tramonto. Tuttavia, solo i fiori più giovani eseguono questo movimento. Una volta raggiunta la maturità, rivolgono il loro sguardo in modo fisso verso est. Questa posizione consente un rapido riscaldamento al mattino e, di conseguenza, aumenta le visite da parte dei pollinatori.
Le giovani piante si ri-orientano verso est durante la notte in previsione del mattino. La cosa più curiosa è che seguono un ritmo circadiano, sincronizzato con il sole, che continua anche se è nuvoloso o se le piante vengono spostate in condizioni di luce costante. Inoltre, le giovani piante possono regolare il loro ritmo circadiano in risposta a fonti di luce artificiali, anche se la ri-sincronizzazione richiede tempo.
I giovani girasoli seguono il percorso del sole. Ma i girasoli maturi rimangono fissi a guardare verso est. Immagine via Aaron Burden/ Unsplash.
Cosa c’entrano i girasoli con le catastrofi nucleari?
I girasoli hanno un ciclo di vita di circa tre o quattro mesi, dal momento in cui germinano fino al raccolto da parte degli agricoltori. Fioriscono a fine primavera o inizio estate, motivo per cui si vedono in abbondanza nei mesi più caldi.
Quando i girasoli ricevono le necessarie ore di sole al giorno – tra le sei e le otto ore – crescono forti e veloci. E sebbene i girasoli non amino i cambiamenti bruschi o il gelo, sono piuttosto resistenti e tollerano bene temperature temperate e anche leggermente fredde. Resistono anche alla siccità e a suoli di varia acidità.
Inoltre, è sorprendente ciò che le loro radici possono fare … Possono eliminare metalli pesanti presenti nel suolo, come piombo, arsenico e uranio. È per questo che nelle vicinanze di Chernobyl nel 1986 e Fukushima nel 2011, queste piante sono state piantate per aiutare il terreno a riprendersi.
Allo stesso modo, essendo una pianta a radice profonda, aiutano a rompere la compattazione del suolo e migliorare la sua struttura. Inoltre, il girasole è altamente efficiente nell’estrazione dei nutrienti, il che riduce l’esaurimento del suolo e favorisce la coltivazione di altre piante nella stagione successiva.
Quando i girasoli ricevono circa 6 o 8 ore di luce, crescono forti e veloci. Inoltre, le loro radici sono robuste e aiutano a rompere la compattazione del suolo, favorendo la coltivazione di altre piante nella stagione successiva. Immagine via Stefano Zocca/ Unsplash.
Usi dei girasoli
Se aiutare a recuperare dalla normalità dopo un incidente nucleare non ti sembra abbastanza, sappi che questi nostri cari amici hanno molti altri usi.
Il principale utilizzo dei girasoli è come alimento. I loro semi, o pip, sono commestibili. Sono rivestiti da uno strato scuro con linee color crema che proteggono il seme. Quando le temperature sono alte, si essiccano per il raccolto.
Puoi semplicemente sbucciarli e mangiarli, anche se di solito vengono ulteriormente essiccati o tostati con la loro buccia. Possono anche essere salati, diventando uno spuntino delizioso. I cuochi usano anche i semi sgusciati in pane, insalate e molti altri piatti.
Un altro uso del seme di girasole è nella produzione di olio di girasole, ricco di vitamina E. E l’olio di girasole ha molteplici applicazioni, dalla cucina ai saponi e cosmetici fino al biodiesel.
Inoltre, i petali sono utili per la produzione di vini o infusi. I fusti contengono una fibra utilizzata nella produzione di carta. E il resto della pianta è spesso impiegato come mangime per animali.
Possiamo beneficiare di tutte le parti di questa pianta. Possiamo mangiare i semi come spuntino, usarli nelle insalate, produrre olio, biodiesel, cosmetici… e anche creature come i pollinatori e gli uccelli li amano! Immagine via Caio/ Pexels.
Da dove proviene questa meravigliosa pianta?
Il girasole è originario dell’America Centrale. È una pianta antica, già coltivata nell’anno 1000 a.C. In molte culture americane, come quelle degli indigeni messicani (Aztechi e Otomi) e peruviane (Inca, Chanka, Huanca e Chachapoyas), il girasole era una rappresentazione della divinità solare. Questa pianta simboleggiava prosperità e ricchezza. E avevano ragione, poiché abbiamo già visto il bene che queste piante possono fare.
Furono gli spagnoli a portare i semi di girasole in Europa nel XVI secolo, e da lì iniziarono a diffondersi in tutto il mondo. Da allora, le persone hanno trovato molti usi per loro. Per non parlare del numero di artisti che hanno utilizzato i girasoli come fonte di ispirazione. Hai visto le opere di Vincent van Gogh o Claude Monet?
Forse ora che conosci tutte queste informazioni sui girasoli ti piacerebbe piantarli nel tuo giardino. Li vedrai anche in una luce diversa quando osserverai interi campi di questa pianta appariscente, luminosa e piena di vita.
I girasoli non solo servono come cibo o combustibile, ma eliminano anche metalli pesanti presenti nel suolo, come piombo, arsenico e uranio. Furono piantati dopo catastrofi nucleari per aiutare la terra a riprendersi. Queste piante sono piene di vita. Immagine via Jeb Buchman/ Unsplash.
In sintesi: i girasoli sono incredibili. Possiamo beneficiare di tutte le loro parti. Ci offrono cibo, olio e biodiesel e aiutano anche la terra a riprendersi dopo catastrofi nucleari.
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