Saturno ospita ben 62 satelliti naturali che orbitano attorno a questo gigante gassoso. I satelliti di Saturno si differenziano non solo per dimensioni, ma anche per composizione e forma. Tra di essi, il più grande è senza dubbio Titano, con un diametro superiore ai 5.000 km, addirittura maggiore di Mercurio.
Ci sono 7 satelliti principali di Saturno, mentre gli altri sono classificati in base alla mitologia da cui derivano i loro nomi. La maggior parte dei satelliti minori di Saturno ha un diametro inferiore a 1 km e si presentano come corpi celesti ghiacciati che somigliano molto agli anelli planetari.
Satelliti Principali di Saturno
- Titano – È il satellite naturale più grande di Saturno, con un diametro di 5.150 km. La superficie di Titano è per lo più composta da materiali rocciosi e ghiaccio, mentre la sua atmosfera è prevalentemente azotata, il che potrebbe suggerire un clima simile a quello della Terra primordiale. Si ipotizza che l’ambiente di Titano possa sostenere microorganismi extraterrestri.
- Rea – Prende il suo nome dalla madre degli dei olimpici nella mitologia greca. È il secondo satellite più grande di Saturno, con un diametro di 1.530 km, ed è il nono satellite naturale più grande del sistema solare.
- Iapeto – Con un diametro di 1.470 km, è il terzo satellite più grande di Saturno. Fu scoperto da Giovanni Cassini nel 1671. Presenta una caratteristica peculiare con un emisfero brillante e uno scuro.
- Dione – Questo satellite, rinominato in onore di un personaggio poco definito della mitologia greca, è il quarto più grande di Saturno, con un diametro di 1.122 km, ed è il quindicesimo satellite del sistema solare. Nonostante le sue dimensioni, la sua massa supera quella di tutti i satelliti più piccoli messi insieme.
- Teti – Scoperta da Giovanni Cassini nel 1684, questa luna, dedicata a un titano della mitologia greca, ha un diametro di 1.070 km. Come Dione e Rea, la superficie di Teti è per lo più ghiacciata.
- Encelado – Scoperto da William Herschel nel 1789, ha un diametro di 500 km. Presenta una superficie altamente riflettente, capace di riflettere gran parte della luce solare che la colpisce.
- Mimas – Anch’essa scoperta da William Herschel nel 1789, ha un diametro di 400 km e una densità bassa, il che ha portato gli scienziati a ritenere che sia composta per lo più di ghiaccio con una minima percentuale di rocce.
Questi satelliti non sono solo corpi celesti di interesse scientifico, ma anche oggetti di grande fascino per gli appassionati di astronomia, poiché ognuno di essi racconta una storia unica nel contesto del sistema solare.