Seppure il pubblico conosca i microonde principalmente come strumenti per riscaldare il cibo, in termini più ampi, i microonde rappresentano lunghezze d’onda minute di energia elettromagnetica, misurabili in centimetri. Si considera addirittura che, in teoria, i microonde siano una forma attenuata della radiazione gamma. Queste onde possiedono proprietà uniche che permettono loro di trasmettere informazioni da una sorgente all’altra, grazie alla loro capacità di penetrare vari elementi, come fumi, neve, nuvole e pioggia.
Queste lunghezze d’onda viaggiano alla velocità della luce, ma presentano lunghezze maggiori rispetto a quella della luce visibile. Questa peculiarità rende i microonde strumenti fondamentali per la trasmissione di informazioni, tra cui previsioni meteorologiche, chiamate telefoniche, dati informatici, trasmissioni radio e televisive, oltre alla ricezione di immagini grafiche. Utilizzando i microonde, è possibile osservare la Terra dallo spazio: le lunghezze d’onda si propagano dall’orbita fino a colpire oggetti, come forme di terra, corpi idrici o persino polar caps, e il radar registra i risultati di queste interazioni.
Senza l’uso dei microonde, gli scienziati avrebbero serie difficoltà a studiare la geografia della superficie terrestre, a trasmettere informazioni diversificate, a controllare i satelliti in orbita e, non ultimo, a godere di un buon sacchetto di popcorn durante le osservazioni astronomiche.