La Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha lanciato questa settimana il suo ultimo razzo Vega, portando in orbita il satellite per l’osservazione terrestre Sentinel-2C. Questo segna la conclusione di 12 anni di servizio e 20 voli di successo per il venerabile Vega. Il razzo ha sostenuto diverse missioni famose, tra cui LISA Pathfinder (2015), i satelliti per l’osservazione della Terra Proba-V (2013) e Aeolus (2018). Ora l’ESA lancerà questi tipi di carichi utili con il nuovo razzo Vega-C, che è in grado di trasportare carichi più pesanti a un costo inferiore.
L’ultimo lancio di Vega ha avuto luogo il 5 settembre 2024 dal Spaceport europeo in Guyana Francese, e l’ESA ha affermato che era opportuno che il razzo portasse in orbita uno dei satelliti Sentinel, dato che Vega aveva già lanciato Sentinel-2A nel 2015 e Sentinel-2B nel 2017.
Vega era un razzo lanciato di dimensioni più contenute ma potente, progettato per portare in orbita satelliti scientifici e per l’osservazione della Terra, specializzandosi nel lancio di satelliti in orbita polare. Con un’altezza di 30 metri (98 ft), il razzo pesa 137 tonnellate al momento del lancio. Vega era composto da tre stadi a propellente solido, con un quarto stadio a propellente liquido, prima che quest’ultimo prendesse in carico il compito di portare i satelliti nella loro orbita desiderata. Vega poteva raggiungere lo spazio in soli sei minuti.
Il 13 febbraio 2012, il primo Vega è decollato nel suo volo inaugurale dal Spaceport sudamericano dell’Europa in Guyana Francese, lanciando 9 satelliti scientifici. Crediti: ESA – S. Corvaja
Il primo lancio di Vega si è svolto a febbraio 2012, eseguendo un volo di qualificazione perfettamente riuscito per lanciare 9 cubesat scientifici in orbita terrestre.
Nel secondo volo di Vega nel 2013, è stato aggiunto un adattatore per carico secondario chiamato Vespa. Questo ha fornito diverse opzioni per il ride-sharing dei carichi utili, consentendo il lancio di più satelliti su un’unica razzo. Questo volo ha portato tre satelliti in orbita — i satelliti per l’osservazione terrestre, il Proba-V dell’ESA, il VNREDSat-1A del Vietnam e il primo satellite dell’Estonia, il dimostratore tecnologico ESTCube-1. Tutti e tre sono stati rilasciati in orbite diverse e la missione complessa ha richiesto cinque potenziamenti dello stadio superiore, con un volo che è durato circa il doppio rispetto al suo primo lancio.
Il conto alla rovescia e il lancio del volo finale di Vega.
Il numero massimo di satelliti lanciati in orbita da Vega è stato nel 2020, quando è stata utilizzata una variante di Vespa — chiamata Small Spacecraft Mission Service — che ha portato oltre 50 satelliti in orbita simultaneamente.
Il 2015 è stato l’anno più impegnativo per Vega, con il lancio di tre missioni ESA, tra cui un dimostratore di rientro chiamato IXV che ha dimostrato la tecnologia per lanciare un veicolo nello spazio e riportarlo in sicurezza sulla Terra. Secondo l’ESA, in meno di due ore Vega ha accelerato l’IXV a velocità di 27.000 km/h (16.777 mph) a un’altezza di 412 km (250 miglia) prima che il veicolo di rientro toccasse nel Oceano Atlantico.
Ma ora l’ESA sta costruendo sull’eredità di Vega, e l’era di Vega-C è già iniziata. Questo nuovo razzo ha completato il suo volo inaugurale a luglio 2022, mettendo in orbita il carico principale LARES-2 – una missione scientifica dell’Agenzia Spaziale Italiana ASI – insieme a sei CubeSats di ricerca da Francia, Italia e Slovenia. L’ESA ha affermato che il Vega-C offrirà migliori prestazioni e maggiore capacità di carico utile grazie a due nuovi stadi a propellente solido, un quarto stadio potenziato, un fairing di nuova progettazione e una nuova infrastruttura a terra.
Il lancio di un razzo Vega-C, con la missione Lares-2 e ride-sharing. Crediti: ESA
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