I raggi gamma rappresentano una forma di radiazione elettromagnetica con lunghezze d’onda estremamente brevi, il che implica frequenze elevate. Queste radiazioni vengono generate da interazioni di particelle subatomiche, come nei processi di fusione e fissione nucleare, nel decadimento radioattivo e nell’annichilazione di elettroni e positroni. I raggi gamma possono causare danni significativi ai tessuti viventi, poiché appartengono alla categoria della radiazione ionizzante. Pertanto, è fondamentale prestare attenzione per evitare l’esposizione a queste forme di radiazione.
Le peculiarità che caratterizzano i raggi gamma sono diverse; tra di esse troviamo la schermatura, l’interazione con la materia, l’interazione con la luce e l’interazione specifica con i raggi gamma. Ogni tipo di radiazione ionizzante, inclusi i raggi gamma, ha il potenziale di arrecare danni a livello cellulare. La loro capacità di penetrare profondamente nei tessuti può provocare danni severi e diffusi nell’organismo. Malattie da radiazione e alcuni tipi di cancro sono esempi di tali conseguenze.
I raggi gamma sono noti per il loro potere di distruggere le cellule viventi, motivo per cui vengono ampiamente utilizzati nella sterilizzazione degli strumenti medici attraverso un processo noto come irradiamento. Inoltre, questi raggi possono essere impiegati per rimuovere batteri dagli alimenti e per impedire la germogliazione di frutta e verdura, contribuendo a preservare il loro sapore e freschezza.
Nonostante le proprietà dei raggi gamma possano essere associate a rischi di insorgenza del cancro, sono anche utilizzati in ambito terapeutico per trattare alcune forme di questa malattia. Questi raggi possono mirare a eliminare le cellule tumorali; un metodo innovativo in questo senso è la chirurgia gamma-knife, che utilizza fasci mirati per focalizzarsi sulla crescita tumorale.