I telescopi sono progettati in modo che il loro sistema di riflessione continui a essere affinato nel tempo. I sistemi ottici impiegano specchi in combinazione con lenti, sfruttando sia le proprietà riflettenti che quelle rifrattive per generare immagini, conosciute come catadiottriche.
I telescopi catadiottrici rappresentano una categoria particolare di strumenti astronomici che uniscono i processi di rifrazione e riflessione per mettere a fuoco immagini o oggetti. Questi telescopi presentano lenti e specchi specificamente modellati su superfici sferiche, rendendoli facilmente realizzabili. Inoltre, presentano un elevato grado di correzione degli errori rispetto ai normali telescopi a specchio o a lente. Sono progettati anche per offrire un ampio campo visivo.
I telescopi catadiottrici si suddividono in due principali categorie: catadiottrici veri e catadiottrici ibridi. Il primo tipo opera congiuntamente sfruttando le proprietà riflettenti e rifrattive, mentre il secondo utilizza un telescopio a specchio e può funzionare senza un elemento rifrattivo, sostituendolo con un correttore di campo rifrattivo.
Altre classificazioni dei telescopi catadiottrici si basano sul tipo di correttore per lenti utilizzi. Alcuni modelli incorporano correttori sub-aperture, seguiti da una o più superfici ottiche, posizionati tipicamente dopo l’elemento speculare. D’altra parte, i correttori full-aperture combinano diversi specchi primari sferici, semplificando così la fabbricazione dello specchio stesso. Il livello di prestazioni di ciascun telescopio catadiottrico è influenzato sia dalle sue proprietà ottiche che dal produttore.
Tipi di telescopi catadiottrici