Jupiter è un pianeta straordinario da osservare. Che si tratti di luce visibile o di qualsiasi altra lunghezza d’onda, questo gigante gassoso continua a sorprendere gli astronomi. In una recente immagine rilasciata dall’Università della California – Berkeley, Giove è immortalato in luce ultravioletta, rivelando dettagli sorprendenti. La conosciuta Grande Macchia Rossa appare come un ovale blu, insieme a molte delle caratteristiche belted che siamo abituati a osservare. Nelle regioni polari, una nebbia bruna è visibile, probabilmente generata da un vortice ad alta quota che agita l’atmosfera. L’origine di questo fenomeno è ancora oggetto di studi, ma si ipotizza che sia il risultato dell’interazione tra il forte campo magnetico di Giove e l’atmosfera vicino ai poli.
Giove è il pianeta più grande del Sistema Solare, un gigante gassoso caratterizzato da tempeste potenti. Con un diametro di 143.000 km, Giove è 11 volte più largo della Terra e ha la capacità di contenere tutti gli altri pianeti senza problemi di spazio. La sua composizione è principalmente di idrogeno ed elio, senza una superficie solida. L’atmosfera presenta bande colorate alternate, animate da venti forti, uragani e tempeste elettriche. La Grande Macchia Rossa è una delle sue caratteristiche più note, un sistema uragano tre volte più grande della Terra. Giove ospita anche una famiglia di satelliti, tra cui i quattro celebri satelliti galileiani: Io, Europa, Ganimede e Callisto.
Immagini affiancate mostrano le facce opposte di Giove. La tempesta più grande, la Grande Macchia Rossa, è la caratteristica più prominente nella parte inferiore sinistra di questa vista. Crediti: NASA, ESA, Amy Simon (NASA-GSFC).
L’atmosfera di Giove costituisce un sistema complesso di nuvole spesse, tempeste e venti elevati. L’idrogeno rappresenta circa il 90% dell’atmosfera, con l’elio a costituire la maggior parte del resto, oltre a tracce di metano, vapore acqueo e altri composti. Le bande nell’atmosfera sembrano alternarsi tra colori più chiari e più scuri, influenzate da diverse temperature, composizioni chimiche e velocità del vento che arrivano fino a 640 km/h. Più in basso, sotto il livello visibile, l’atmosfera diventa più densa, più calda e infine si trasforma in uno stato fluido. Altri fenomeni sono stati osservati, tra cui tempeste elettriche, aurore e nubi di cristalli di ghiaccio.
Europa e Io si muovono sulla superficie di Giove, con la Grande Macchia Rossa dietro di loro. Immagine: NASA/JPL/Cassini, Kevin M. Gill.
L’immagine di ultravioletti appena rilasciata rivela caratteristiche insolite attorno alle regioni polari. Le caratteristiche ovali sono delle dimensioni della Terra e visibili solo nelle lunghezze d’onda ultraviolette. Questi ovali sembrano apparire costantemente a una latitudine leggermente inferiore rispetto alle zone aureali attorno ai poli. Nell’immagine, gli ovali sembrano scuri a causa dell’assorbimento della radiazione ultravioletta, più di quanto avvenga nelle regioni circostanti più luminose.
Il Telescopio Spaziale Hubble orbita intorno alla Terra a un’altitudine di 540 km, scattando immagini annuali di Giove e degli altri pianeti. Hubble è stato il primo telescopio a catturare i cosiddetti ovali UV, che sono stati successivamente osservati anche dalla sonda Cassini. Il team dell’UC Berkeley ha scoperto che gli ovali erano più comuni attorno al polo sud (apparendo nel 75% delle immagini attorno al polo sud e solo nel 12% attorno al polo nord).
Questa immagine del Telescopio Spaziale Hubble della NASA è stata scattata il 19 maggio 2009, dopo il suo deploy durante la Missione di Servizio 4.
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Il team ha discusso con esperti di atmosfere planetarie Tom Stallard (Università di Northumbria nel Regno Unito) e Xi Zhang (dall’UC Santa Cruz) per cercare di capire il meccanismo. Teorizzano che le linee del forte campo magnetico di Giove subiscono attrito nell’ionosfera, portando alla formazione di un vortice (un flusso rotante di fluido o aria). È il vortice che genera gli ovali scuri.
Source : Il tornado magnetico sta agitano la nebbia ai poli di Giove