Per osservare e ammirare le stelle, le galassie e i pianeti, è necessario un telescopio di grande potenza. Non si tratta dei telescopi utilizzati dai pirati nei mari tempestosi, ma di strumenti delle dimensioni di un autobus. Ma cos’è esattamente un telescopio Cassegrain?
Si tratta di un tipo di telescopio che comprende due sezioni principali: uno specchio primario concavo/parabolico e un piccolo specchio secondario convesso/iperbolico. I raggi luminosi in arrivo colpiscono prima lo specchio parabolico concavo, per poi essere reindirizzati verso il piccolo specchio iperbolico, il quale riflette la luce attraverso un’apertura al centro dello specchio primario fino a concentrarla all’oculare. La lunghezza del tubo è inferiore alla lunghezza focale. Questo design è stato attribuito a Guillaume Cassegrain, si pensa intorno al 1672, una figura francese di spicco nel campo dell’astronomia.
Il telescopio Cassegrain presenta aberrazioni sferiche che possono essere parzialmente o completamente compensate grazie alla combinazione di paraboloide e iperboloide. Le aberrazioni sferiche si verificano quando i raggi luminosi in entrata non possono convergere al centro dell’asse ottico passando attraverso una lente con superficie sferica. Di conseguenza, i raggi si disperdono in punti differenti, causando un’immagine imperfetta e/o leggermente sfocata.
Esistono anche altre versioni avanzate del telescopio Cassegrain, come il telescopio Schmidt-Cassegrain, il telescopio Maksutov-Cassegrain, il telescopio Ritchey-Chretien Cassegrain e il telescopio Dall-Kirkham Cassegrain.