Un gruppo di stelle densamente compatto è comunemente definito un bulge. In passato, si credeva che questi fenomeni fossero esclusivamente associati a galassie ellittiche che hanno attorno a sé gruppi di stelle. Tuttavia, immagini ad alta risoluzione fornite dai telescopi spaziali hanno dimostrato che i bulges possono anche presentarsi in galassie a spirale. Attualmente, riconosciamo due tipologie di bulge. La prima è quella dei bulge ellittici o classici, mentre l’altra comprende bulge simili a galassie a spirale.
I bulge ellittici o classici sono costituiti da stelle appartenenti a una popolazione più anziana. Presentano una scarsa quantità di polvere e gas e si muovono in orbite casuali. Gli astronomi suggeriscono che siano il risultato della fusione tra galassie. Durante la fusione di strutture più piccole, il percorso delle nubi di gas che formano stelle subisce delle perturbazioni, portando alla casualità delle orbite del bulge.
Il gas e la polvere rimanenti che non partecipano al processo di fusione si depositano attorno al bulge, contribuendo così all’innesco del disco esterno. La seconda tipologia, invece, si riferisce ai bulge definiti pseudobulge o bulge “disco”. Questo tipo di bulge segue orbite più ordinate rispetto a quelli classici. Studi recenti suggeriscono che non siano principalmente composti da polvere; al contrario, sono formati da strutture complesse. Si ritiene inoltre che questa tipologia non derivi da un processo di fusione, bensì si formi attraverso l’evoluzione secolare, in cui le stelle all’interno di una galassia si riorganizzano.
La ricerca sull’evoluzione dei bulge è ancora in corso, in modo da fornire dettagli più concreti riguardo alle loro proprietà.