Europa, uno dei quattro satelliti galileiani di Giove, rappresenta una delle località più affascinanti nel Sistema Solare per la ricerca della vita. Tuttavia, gli oceani sotterranei di Europa sono sepolti sotto spesse strati di ghiaccio, rendendo difficile l’esplorazione. Per sondare questi oceani, gli scienziati hanno proposto l’utilizzo di piccoli robot acquatici, capaci di penetrare attraverso il guscio ghiacciato. Di recente, ingegneri della NASA hanno messo alla prova prototipi progettati per funzionare come uno sciame, permettendo così l’esplorazione dei misteriosi oceani sub-ghiacciati su Europa e su altri mondi ghiacciati del Sistema Solare.
La scoperta di Europa
Insieme agli altri tre satelliti galileiani che orbitano attorno a Giove, Europa è stata scoperta poco più di 400 anni fa da Galileo. È il più piccolo dei quattro, con un diametro di appena 3.120 km. Orbita attorno a Giove a una distanza di 671.000 km in un’orbita quasi circolare. Rispetto alla nostra Luna, Europa è leggermente più piccola, ma le somiglianze finiscono qui. Europa è composta da roccia silicatica e presenta una spessa crosta di ghiaccio d’acqua sotto la quale si ritiene ci sia un oceano d’acqua liquida, ed è proprio questo che ha catturato l’interesse degli scienziati.
Possibilità di vita negli oceani di Europa
Gli oceani profondi di Europa potrebbero ospitare forme di vita acquatica. Considerando le parti più profonde degli oceani della Terra, dove interi ecosistemi prosperano grazie ai ventilatori termali, si può riflettere su questa possibilità. A queste profondità, la luce del Sole non penetra, quindi gli organismi e le creature che vi abitano ottengono la loro energia dal calore che fuoriesce dall’interno del pianeta. Questo suggerisce in modo intrigante che forme di vita simili potrebbero essersi evolute negli oceani di Europa.
Preparativi per l’esplorazione di Europa
L’esplorazione di Europa è già in fase di avvio, con NASA che prevede l’arrivo della missione Europa Clipper nel 2030. Questa missione visiterà Europa attrezzata con un potente set di strumenti scientifici durante un totale di 49 sorvoli. Ogni passaggio vedrà gli strumenti cercare segni che indichino la possibilità che l’oceano sotto la spessa crosta di ghiaccio possa sostenere forme di vita. Questo sarà solo un volo di sorvolo, con Europa esaminata dall’alto della sua superficie. La NASA sta già lavorando alla progettazione della prossima missione, che includerà robot ancora più complessi in grado di esplorare le profondità degli oceani sotterranei di Europa.
Il progetto SWIM della NASA
Qui entra in gioco la nuova missione della NASA chiamata SWIM “Sensing With Independent Micro-swimmers”. Il concetto, almeno sulla carta, è semplice: uno sciame di robot autopropulsati che possono nuotare nei mari sotterranei, lanciati da un cryobot in grado di perforare il ghiaccio. Una volta attivati, i robot nuotatori, delle dimensioni di un telefono cellulare, cercheranno segnali chimici e di temperatura che potrebbero indicare la presenza di vita.
Prototipi e prove della missione
I robot nuotatori non sono solo idee su carta. Gli ingegneri hanno già utilizzato stampanti 3D per creare prototipi che sono stati testati in una piscina di 23 metri. Questi dispositivi, spinti da due eliche con flap per la manovra, sono stati in grado di mantenere la rotta. Tali prototipi, tuttavia, erano leggermente più grandi di quelli previsti per il volo spaziale, essendo circa tre volte le dimensioni effettive.
I risultati del test sono stati molto promettenti, ma è necessaria molta più ricerca prima che siano pronti per il lancio. Nel frattempo, è probabile che i robot vengano testati qui sulla Terra per sostenere la ricerca oceanografica prima di essere inviati verso Europa.
Fonte: NASA Ocean World Explorers Have to Swim Before They Can Fly