HomeAstronomiaPer guidare il prossimo radar spaziale, USA devono imparare dal GPS

Per guidare il prossimo radar spaziale, USA devono imparare dal GPS

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Quarant’anni fa, il governo degli Stati Uniti ha preso una decisione che ha trasformato il mondo moderno: ha aperto il Sistema di Posizionamento Globale (GPS) all’uso civile. Quello che era originariamente una tecnologia militare è diventato la base per innumerevoli innovazioni che diamo per scontate oggi — dalla navigazione passo-passo all’agricoltura di precisione fino ai sistemi di risposta alle emergenze. Oggi, il GPS contribuisce a centinaia di miliardi di dollari all’anno all’economia globale, mentre mantiene la leadership tecnologica degli Stati Uniti.

Ci troviamo a un bivio simile con un’altra tecnologia spaziale trasformativa: il Radar ad Apertura Sintetica (SAR). Questi satelliti avanzati possono catturare immagini della Terra attraverso nuvole e oscurità, fornendo dati critici per una vasta gamma di applicazioni. Dall’incremento dei rendimenti agricoli all’accelerazione della risposta ai disastri, fornendo nel contempo capacità essenziale per missioni a doppio uso, i potenziali benefici sono immensi e stimolanti.

In considerazione delle nuove normative sulle esportazioni da parte del governo statunitense nell’ambito delle Regole Internazionali sul Traffico di Armi (ITAR) per la tecnologia SAR commerciale, abbiamo l’opportunità di trarre insegnamento dall’esperienza del GPS. Le regole proposte limiterebbero le aziende statunitensi a esportare sistemi SAR con una larghezza di banda massima di 500 MHz — ben al di sotto degli 1.200 MHz che hanno preso piede come standard commerciale globale. Limitare artificialmente le esportazioni statunitensi a 500 MHz significherebbe cercare di vendere una tecnologia obsoleta nel mercato di domani.

Il razionale alla base della proposta è curioso. Anche se il SAR offre capacità uniche che potrebbero essere abusate, la realtà è che fornitori commerciali in Finlandia, Francia, Germania, Italia e Cina stanno attivamente vendendo sistemi da 1.200 MHz a livello globale. Infatti, il limite dei 500 MHz sembra basato su assunzioni obsolete riguardo a cosa costituisca una capacità militarmente significativa. Nel mondo attuale, dove i sistemi da 1.200 MHz sono disponibili commercialmente da più fonti, questa restrizione svantaggia involontariamente l’industria statunitense senza controllare in modo significativo l’accesso alla tecnologia.

Le regole proposte creerebbero una situazione altamente inusuale: le aziende americane possono attualmente fornire servizi di dati SAR a 1.200 MHz a clienti in tutto il mondo, ma sarebbero seriamente limitate nell’esportare i sistemi stessi (eccetto per alcuni alleati come Australia, Canada e Regno Unito) — anche se i clienti basati negli Stati Uniti stanno importando dati e sistemi che funzionano alla stessa frequenza da fornitori esteri. Le restrizioni ITAR proposte farebbero quindi poco per controllare l’accesso alla tecnologia, cedendo potenzialmente la leadership statunitense in questo ambito critico.

Questa sarebbe un’opportunità persa, non solo perché le aziende americane hanno sviluppato approcci innovativi che le distinguono dai concorrenti globali. Ad esempio, aziende statunitensi come la nostra hanno innovato sistemi completamente automatizzati che possono fornire dati SAR agli utenti in una frazione del tempo rispetto ai metodi tradizionali. Questa velocità e affidabilità rendono la tecnologia SAR americana particolarmente preziosa per applicazioni sensibili al tempo.

Il precedente del GPS ci mostra una via migliore. Quando il GPS è stato aperto all’uso civile, non ha diminuito il suo valore militare. Piuttosto, l’adozione commerciale ha guidato l’innovazione e la riduzione dei costi, stabilendo il GPS come un’infrastruttura globale critica — con gli Stati Uniti che mantengono la loro posizione di leader tecnologico. La stessa opportunità esiste con il SAR.

Consentendo alle aziende statunitensi di competere pienamente nel mercato globale, possiamo garantire che l’innovazione americana continui a guidare la tecnologia SAR e mantenga la capacità di allineare investimenti provenienti dall’industria, dai mercati internazionali e dal governo statunitense. Ciò rafforzerebbe le nostre relazioni con gli alleati, supporterebbe gli sforzi umanitari in tutto il mondo e mantenderebbe il nostro vantaggio tecnologico attraverso il progresso guidato dal mercato piuttosto che dalle restrizioni.

Quando la nostra nazione considera le proposte di regolamento ITAR sui sistemi SAR, dovremmo ricordare la lezione del GPS: la leadership americana nella tecnologia spaziale è meglio mantenuta non attraverso restrizioni, ma abbracciando l’innovazione commerciale mantenendo salvaguardie appropriate. Consentendo alle aziende statunitensi di competere secondo lo standard globale attuale di 1.200 MHz, possiamo garantire che la tecnologia SAR si sviluppi in modo da servire sia la nostra sicurezza nazionale che i nostri interessi commerciali.

Il periodo per i commenti su queste proposte si chiude il 22 novembre. Mentre i leader del settore e i responsabili politici considerano la strada da seguire, abbiamo l’opportunità di posizionare le aziende americane in prima linea in questa tecnologia trasformativa — proprio come abbiamo fatto con il GPS 40 anni fa. Il GPS è considerato lo standard d’oro a livello globale; lavoriamo insieme per posizionare il SAR americano come lo standard d’oro nel suo campo. La scelta che faremo oggi determinerà se gli Stati Uniti condurranno o seguiranno nella prossima generazione di osservazione della Terra basata nello spazio.

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