Ogni anno, la NASA pubblica una simulazione dettagliata della Luna, evidenziando come questa cambi nel corso dell’anno. Viene creata una serie di versioni che mostrano la Luna dalla prospettiva dell’emisfero settentrionale e meridionale, e altre che mettono in risalto caratteristiche diverse. Non solo viene illustrata l’alternanza delle fasi durante l’anno, ma viene anche rappresentato il cambiamento nelle dimensioni mentre completa la sua orbita. La variazione apparente delle dimensioni della Luna è il risultato della sua orbita ellittica, che può farla apparire fino al 30% più brillante.
La Luna rappresenta l’unico satellite naturale permanente della Terra. Ha affascinato l’umanità per millenni mentre orbita a una distanza media di 384.400 chilometri. Svolge un ruolo fondamentale nella formazione delle maree grazie alla sua attrazione gravitazionale. La superficie lunare è un mondo desolato e roccioso, caratterizzato da colossali montagne e pianure note come mari. La Luna non possiede atmosfera e subisce così forti escursioni termiche, passando da un intenso riscaldamento solare durante il giorno a temperature gelide di notte. Nel corso dei secoli, ha ispirato innumerevoli miti e guidato le esplorazioni, culminando nelle missioni Apollo e, presto, Artemis.
Mappa globale della Luna, vista dalla missione Clementine, mostrando il lato vicino e il lato lontano. Se stiamo tornando sulla Luna, avremo bisogno di un GPS lunare. Credito: NASA.
Uno degli aspetti più noti della Luna sono le sue fasi. Le fasi lunari rappresentano il suo movimento attorno alla Terra e il cambiamento della sua apparenza quando viene vista dalla superficie terrestre. Il ciclo dura circa 29,5 giorni ed è conosciuto come mese lunare. Inizia con la luna nuova, quando la Luna si trova approssimativamente tra la Terra e il Sole e appare quasi invisibile a chi osserva dalla parte notturna del globo.
Il luminoso crescente solare contrasta con l’illuminazione più scura dovuta alla luce riflessa due volte dal sole che si riflette sul nostro pianeta. Credito: Bob King.
Man mano che il ciclo avanza, appare il crescente, che diventa sempre più grande segnando la fase del crescente crescente. Alla fine porta alla fase del primo quarto, quando metà della Luna appare illuminata. Cresce durante la fase della gibbosa crescente prima di raggiungere la luna piena. Il ciclo si inverte quindi attraverso le fasi calanti fino a tornare alla luna nuova.
Le fasi appaiono elegantemente nel video della NASA, ma è anche evidente il dolce dondolio della Luna. Conosciuto come libratione, questo fenomeno permette di vedere leggermente più del 50% della superficie lunare, raggiungendo il 59% nel tempo. Si verifica a causa dell’inclinazione assiale della Luna e della sua orbita ellittica, e può essere categorizzato in tre diversi tipi: longitudinale (causata dai cambiamenti nella velocità orbitale della Luna), latitudinale (causata dall’inclinazione dell’asse lunare) e diurna (causata dalla rotazione terrestre e da un leggero spostamento nella posizione dell’osservatore).
La simulazione video prodotta dalla NASA è stata creata a partire da immagini catturate dal Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO). Questo satellite è in orbita dal’estate del 2009 e ha generato immagini di qualità senza precedenti. Utilizzando strumenti avanzati, ha mappato la superficie in alta definizione, rivelando topografie dettagliate, mappe termiche e geologiche. Ha identificato siti di atterraggio, in particolare vicino ai poli, dove potrebbe esistere ghiaccio d’acqua e ha catturato immagini di alcuni dei luoghi di atterraggio delle missioni Apollo.
Rappresentazione artistica del Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) in orbita. Credito: ASU/LROC.
L’animazione mostra le fasi e la libratione a intervalli orari fino alla fine del 2025. Un mese viene compresso in circa 24 secondi per fornire una visione complessiva dell’anno a venire.
Fonte: Animazione della Luna della NASA