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La ISS perde da 5 anni: divergenze tra NASA e Russia riguardo alla soluzione

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Il dibattito tra la NASA e l’agenzia spaziale russa Roscosmos riguardoai rischi associati a una leak in corso nella Stazione Spaziale Internazionale (ISS) continua a suscitare preoccupazioni tra gli esperti del settore. Durante un recente incontro informativo, la questione della tenuta strutturale del modulo russo PrK è stata discussa in dettaglio, evidenziando che le posizioni di NASA e Roscosmos sono divergenti rispetto alle cause e alle soluzioni per affrontare la situazione.

Nel corso della riunione, è emerso che Roscosmos ritiene improbabile il rischio di disintegrazione catastrofica del modulo PrK, mentre la NASA ha sollevato preoccupazioni circa l’integrità strutturale della stessa struttura e le possibilità di un collasso devastante. Questo contrasto nelle valutazioni è preoccupante, dato che il coinvolgimento di più enti spaziali nel monitoraggio e nella gestione della ISS è fondamentale per la sicurezza degli astronauti a bordo.

È importante notare che il problema della perdita di pressurizzazione è in corso da cinque anni, e sebbene ci sia stata una temporanea escalation nel tasso di perdita che è stata corretta quest’anno, i membri dell’equipaggio della ISS non sono attualmente in pericolo immediato. Tuttavia, l’ufficio dell’Inspekteur generale della NASA ha recentemente classificato questa leak come il principale “rischio per la sicurezza” per la ISS, un richiamo che non può essere trascurato.

Si continua a lavorare con tecniche di troubleshoot per determinare l’origine delle crepe nel modulo PrK, e i tecnici stanno esplorando la possibilità che siano legate a stress meccanici e proprietà dei materiali sotto l’influenza delle micro-vibrazioni generate dal ciclo orbitorio della stazione. Le interazioni tra le diverse nazioni coinvolte nella gestione della ISS devono, dunque, basarsi su un’analisi condivisa delle problematiche tecniche al fine di stabilire soluzioni efficaci per garantire la sicurezza degli astronauti.

La riunione di novembre ha segnato un punto di svolta poiché è stata la prima ad essere aperta al pubblico dall’inizio della pandemia, riflettendo l’importanza delle relazioni internazionali in ambito spaziale che è emersa durante questi tempi difficili. Gli esperti del settore stanno affrontando la necessità di coordinarsi e discutere di questioni cruciali, in particolare ora che la Russia prevede di ritirarsi dalla ISS entro il 2028.

Il futuro della collaborazione spaziale internazionale rimane incerto, ma è essenziale continuare a investire nella cooperazione e nel dialogo tecnico, nonostante le tensioni geopolitiche. La sicurezza e la sostenibilità della Stazione Spaziale Internazionale dipendono da essa.

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