Martedì 19 novembre, la Stazione Spaziale Internazionale ha eseguito una manovra di evasione. Un cargo russo Progress, ancorato all’ISS, ha attivato i suoi razzi per 5,5 minuti a partire dalle 3:09 PM EST (2009 GMT). L’obiettivo era garantire che il complesso orbitante evitasse un pezzo di spazzatura spaziale potenzialmente pericoloso. “La manovra di evitamento dei detriti predefinita (PDAM) è stata condotta in coordinamento con NASA, Roscosmos e gli altri partner della stazione spaziale”, hanno comunicato funzionari della NASA in un aggiornamento di martedì. (Roscosmos è l’agenzia spaziale russa.) “Senza la manovra, i funzionari balistici hanno stimato che il frammento avrebbe potuto avvicinarsi a circa 4 chilometri dalla stazione.” I detriti in questione erano parte di un “satellite meteorologico di difesa inattivo che si è distrutto nel 2015”, secondo l’aggiornamento.
Queste manovre di evasione non sono affatto rare: un’analisi della NASA del dicembre 2022 ha riportato che l’ISS ha effettuato manovre evasive 32 volte dal 1999. Questo numero è aumentato da allora; ad esempio, l’ISS ha schivato rifiuti spaziali due volte nel marzo 2023, e continuerà a crescere man mano che l’orbita terrestre bassa diventa sempre più affollata di satelliti e detriti, come stadi di razzi inattivi.
Inoltre, la manovra di evasione di martedì si è verificata solo due ore prima di un importante evento spaziale: il sesto volo di prova del megaretro razzo Starship di SpaceX, decollato dalla base Starbase in Texas meridionale alle 5:00 PM EST (2200 GMT). SpaceX sta sviluppando Starship per trasportare persone e carico sulla Luna e su Marte, oltre a svolgere una varietà di altre operazioni spaziali. Un compito cruciale è completare l’assemblaggio della costellazione di satelliti Internet Starlink in LEO, attualmente composta da più di 6.600 satelliti attivi, ma che un giorno potrebbe ospitarne oltre 40.000.