L’infrarosso in astronomia rappresenta una disciplina fondamentale della scienza, utilizzando la radiazione infrarossa o l’energia termica per identificare e analizzare stelle, galassie e altri corpi celesti. Sebbene sia un campo relativamente nuovo, ha significativamente arricchito le conoscenze astronomiche contemporanee. Si basa sulla teoria e sui fatti osservati che affermano che tutti gli oggetti, incluse le stelle, emettono radiazione infrarossa.
Di conseguenza, ogni elemento dell’universo può essere esaminato tramite rivelatori infrarossi, compresi quelli estremamente distanti dalla Terra. Stelle e corpi celesti emettono lunghezze d’onda infrarosse tra 1 e 300 micron. Queste lunghezze d’onda non sono percepibili dall’occhio umano, ma gli strumenti infrarossi possono individuarle e raccogliere caratteristiche fondamentali associate a quel tipo di radiazione. In sostanza, i rivelatori infrarossi possono osservare ciò che, altrimenti, sarebbe invisibile e inconoscibile se si utilizzassero solo occhio nudo e telescopi.
La luce o radiazione elettromagnetica si presenta in diverse lunghezze d’onda. Solo una piccola frazione di queste radiazioni è realmente visibile agli esseri umani. Più distante è la fonte della radiazione, più difficile è per i sensi umani rilevarla. Le galassie, infatti, si trovano a distanze incredibili, e si stima che l’occhio umano possa percepire meno dell’1% della radiazione che emettono. È quindi un bene che siano stati creati rivelatori infrarossi in grado di aiutare gli astronomi a scoprire la ricchezza di informazioni provenienti da ogni angolo dell’universo attraverso la radiazione infrarossa.
Alcuni rivelatori infrarossi sono stati lanciati nello spazio per rilevare meglio i segnali elettromagnetici senza interferenze dall’atmosfera terrestre. Essi possono individuare diversi tipi di radiazione all’interno della regione infrarossa, inclusa la luce infrarossa vicina, che si riferisce alle lunghezze d’onda infrarosse più prossime alla luce visibile. Esiste inoltre la luce infrarossa lontana, relativa a lunghezze d’onda più distanti dalla luce visibile e più prossime alla radiazione a microonde. Tra i due si colloca la luce infrarossa media.
Oltre alla radiazione infrarossa e alla luce visibile, ci sono anche raggi gamma, raggi X, ultravioletti, luce a microonde e onde radio. Mediante diversi strumenti, gli astronomi esaminano tutti questi tipi di radiazione provenienti da diverse aree dell’universo per scoprire ulteriori informazioni.