Il Cluster del Trapezio, comunemente conosciuto come il cluster del Trapezio di Orione, è un aggruppamento fitto di stelle situato nella costellazione di Orione e rappresenta il fulcro della Nebulosa di Orione. La scoperta di questo gruppo stellare è attribuita a Galileo Galilei, il quale, nel 1617, tracciò un disegno delle stelle, sebbene non avesse notato la nebulosità circostante. Nel 1673, fu identificato il quarto componente che completava la forma trapezoidale, seguito da ulteriori scoperte negli anni successivi e, entro il 1888, erano stati identificati un totale di otto componenti nel cluster. Diversi di questi astri sono stati classificati come stelle binarie.
Il cluster del Trapezio è uno dei sistemi stellari multipli più noti nel cielo notturno. Sei delle stelle possono essere osservate da astronomi amatoriali, a condizione che le condizioni di visibilità siano favorevoli, mentre quattro di esse (ovvero quelle che formano una configurazione trapezoidale nei punti A, B, C e D) sono facilmente visibili con un telescopio da quattro pollici. Ad occhio nudo, si presentano come la stella centrale della “spada” di Orione. Le altre tre stelle possono essere osservate solo con strumenti di grande apertura.
Ciò che rende il Trapezio straordinario è che esso è composto da circa mille stelle giovani e molto calde (con un’età di soli circa un milione di anni) e che tutte queste stelle sono concentrate in uno spazio di appena quattro anni luce di diametro. Questo intervallo, relativamente limitato nel contesto stellare, è interessante se si considera che è la distanza approssimativa tra il Sole e Proxima Centauri, la stella vicina più prossima. In media, le stelle del cluster del Trapezio si trovano a 1,5 anni luce l’una dall’altra, rendendole significativamente più vicine rispetto alla distanza Sole-Proxima Centauri. Si ipotizza che il cluster del Trapezio possa essere una sottocomponente della Nebulosa di Orione.