Nell’astronomia, il campo visivo (FOV) rappresenta la porzione di cielo che può essere osservata ad occhio nudo o tramite un telescopio. Questo concetto è comunemente associato all’area angolare visibile attraverso un telescopio o qualsiasi strumento ad alta magnificazione; solitamente, viene misurato in gradi quadrati o, per strumenti di maggiore ingrandimento, in minuti d’arco quadrati.
Quando si considera un oculare separato da un telescopio, un tipico oculare può avere un FOV che varia tra 40? e 65? o oltre; questo è conosciuto come campo apparente. Tuttavia, un campo visivo reale o effettivo risulta quando l’oculare è inserito nel telescopio stesso. Per determinare il campo visivo reale di un telescopio, si deve dividere il campo apparente per l’ingrandimento del telescopio. Ad esempio, un telescopio con un ingrandimento di x40 avrà un campo visivo di 1? se l’oculare utilizzato presenta un campo apparente di 40?.
Se non si conosce l’ingrandimento del telescopio o il FOV del suo oculare, è possibile calcolare facilmente il campo visivo di qualsiasi telescopio abbinato a qualsiasi oculare utilizzando il metodo della deriva. In questo approccio, si punta il telescopio verso una stella vicina all’equatore celeste e si misura quanto tempo impiega quella stella a muoversi attraverso il campo visivo del telescopio da un bordo all’altro. Questo può essere calcolato utilizzando la seguente formula:
FOV = (Tempo di deriva) x coseno (declinazione della stella) x 360? / 86.164 secondi
Oppure con una formula molto più semplice:
FOV = tempo di deriva / 240 secondi