Nell’ambito dell’astronomia, ci sono fenomeni straordinari e affascinanti che catturano la nostra attenzione, come le esplosioni di raggi gamma, conosciute come gamma-ray bursts. Questi eventi rappresentano le manifestazioni più luminose che si possano osservare nell’universo. Un singolo evento di esplosione di raggi gamma può rilasciare enormi quantità di energia, superando la luminosità di una supernova di oltre cento volte e brillantemente più di un milione di trilioni di volte rispetto al Sole.
Le esplosioni di raggi gamma avvengono principalmente al di fuori della nostra Galassia, la Via Lattea. Esistono teorie secondo cui un’esplosione di raggi gamma all’interno della Via Lattea potrebbe avere conseguenze catastrofiche, compresa una possibile estinzione di massa sulla Terra, a causa dell’intensa radiazione emessa.
La scoperta di questi eventi epocali è avvenuta grazie a satelliti militari americani progettati per monitorare test nucleari, i quali hanno anche rivelato la presenza di esplosioni di raggi gamma. Questi satelliti, dotati di rivelatori di raggi gamma, sono stati fondamentali per identificare i burst, portando così un’importante aggiunta alla ricerca astronomica.
Le esplosioni di raggi gamma sono classificate in due categorie: burst lunghi e burst brevi. Questa classificazione si basa sulla durata dell’esplosione. I burst lunghi durano almeno due secondi, mentre i burst brevi si verificano in meno di due secondi. Queste caratteristiche temporali giocano un ruolo cruciale nella comprensione delle origine e delle cause sottostanti tali esplosioni.