Se di recente hai avuto l’occasione di parlare con un astronomo, è probabile che tu abbia sentito menzionare il “pupilla d’uscita” come un particolare tipo di oculare in telescopi o binocoli. Ma cosa significa realmente la pupilla d’uscita, e quali effetti può avere sull’osservazione attraverso un telescopio?
Per definizione, la pupilla d’uscita rappresenta l’immagine di un oggetto proiettata dall’oculare. Di conseguenza, tutta la luce passa attraverso la pupilla d’uscita, che idealmente dovrebbe avere le stesse dimensioni della pupilla dell’occhio. Ogni millimetro in più può risultare dannoso.
La pupilla d’uscita si calcola dividendo il diametro dell’obiettivo per il potere di ingrandimento. Per trovare la pupilla d’uscita dei tuoi binocoli o telescopi, devi determinare la lunghezza focale dello strumento e dividerla per la lunghezza focale del tuo oculare. Questo ti fornirà il potere di ingrandimento del telescopio. Successivamente, dividi il diametro dell’obiettivo per il potere di ingrandimento. Assicurati di utilizzare la stessa unità di misura, preferibilmente in millimetri.
Una pupilla d’uscita precisa per il tuo telescopio o binocolo significa che sarà in grado di offrirti una visione più dettagliata degli oggetti. Potrai persino osservare gli oggetti più deboli all’orizzonte più lontano. Pupille d’uscita superiori a 5 mm tendono a sfocare i dettagli e gli oggetti appariranno sbiaditi.