Il campo ristretto presente nell’ampio spettro delle frequenze della radiazione elettromagnetica è noto come luce visibile. Questa può essere percepita ad occhio nudo e ha lunghezze d’onda che vanno dai 780 nanometri ai 390 nanometri. Ogni lunghezza d’onda corrisponde a un colore particolare e quando quella lunghezza d’onda specifica colpisce l’occhio, si percepisce o si identifica il colore. Ad esempio, il motivo per cui una foglia è verde è legato alla lunghezza d’onda specifica della luce visibile che proviene dalla foglia.
La luce visibile è composta da colori diversi, che sono gli stessi colori presenti nell’arcobaleno. Quando la luce solare attraversa l’acqua, essa riflette le diverse lunghezze d’onda o colori. Questa separazione della luce visibile nei vari colori è conosciuta come dispersione. I colori interessati includono rosso, arancione, giallo, verde, blu e viola. Il rosso rappresenta la lunghezza d’onda più lunga, mentre il viola è quella più corta.
Esistono strumenti e dispositivi progettati per aiutare le persone a comprendere e apprezzare i concetti e le qualità della luce visibile. Questi strumenti includono prismi, specchi, spettrometri, lenti e reticoli di diffrazione. Consentendo alla luce di passare attraverso un prisma, si può osservare la luce separata nelle diverse lunghezze d’onda o colori che comprende.
Senza luce visibile, gli oggetti non possono essere illuminati, e non saremmo in grado di vederli e apprezzarli. Non riusciremmo a distinguere i colori che conferiscono bellezza a un oggetto specifico. La fonte della luce visibile è il Sole. Quando vediamo luce bianca, non stiamo osservando un colore specifico, ma piuttosto una combinazione dei diversi colori mescolati insieme.