Il Cerchio Arancione Esterno rappresenta il Meridiano
Meridiano, latitudine, longitudine, equatore: termini frequentemente utilizzati in geografia. Non tutti sanno, però, che questi termini hanno rilevanza anche in astronomia. L’astronomia meridiana si concentra sulla misurazione accurata del cielo, permettendo così di tracciare i corpi celesti (stelle, pianeti, ecc.). Essa rappresenta un sistema di misurazione temporale astronomica.
Per seguire il movimento di una stella o per orientarsi in una specifica area del cielo, è necessario un dispositivo preciso: il cerchio di transito, un telescopio astronomico di grandi dimensioni, caratteristico dei grandi osservatori a cupola. Questi strumenti non sono portatili. L’astronomo deve misurare due elementi fondamentali: il tempo in cui una stella attraversa il suo meridiano (un grande cerchio immaginario sulla sfera celeste) e l’angolo di inclinazione del telescopio per poter osservare la stella in questione.
Successivamente, dovrà determinare il punto e il momento in cui il suo meridiano interseca il primo punto dell’Ariete. L’equatore celeste, che è a 90 gradi dai poli celesti, risulta utile in questo contesto. Una stella nelle vicinanze del polo può apparire come una piccola traccia circolare. L’altitudine della stella viene poi registrata confrontando il momento della sua osservazione con una misura di 12 ore dopo.
Arrivato a questo punto, con i dati raccolti, l’astronomo sarà in grado di calcolare l’ascensione e la declinazione della stella.