Anche se Urano non è il pianeta più lontano dal Sole, è il pianeta più freddo del Sistema Solare. Simile al suo vicino Nettuno, Urano è un gigante gassoso, il che significa che non possiede una superficie solida, e ciò che viene definito come la sua ‘superficie’ è in realtà uno strato di nubi che si trova sopra quello che potrebbe essere uno strato di acqua liquida e un nucleo roccioso al centro del pianeta. Urano ha un volume di 14,5 volte quello della Terra, rendendolo il terzo pianeta più grande del Sistema Solare dopo Giove e Saturno; il nucleo di Urano è grande quanto il nostro pianeta. L’atmosfera di Urano è composta dall’83% di elio, dal 15% di metano e dal 2% di metano, con tracce di altri gas come l’etano.
La temperatura media della superficie di Urano è di 49° Kelvin, equivalente a -224° Celsius. Ciò che rende il pianeta così freddo è la sua bassa temperatura interna. Al suo nucleo, Urano raggiunge solo i 5000° K, rispetto ai 30000° K di Giove. La ragione della mancanza di calore interno di Urano è ancora oggetto di studio; tuttavia, gli scienziati ipotizzano che possa essere correlata al suo insolito inclinamento assiale, del tutto diverso dagli altri pianeti del Sistema Solare, con un angolo di rotazione di 99 gradi. È possibile che Urano abbia subito una collisione massiccia nelle fasi iniziali della sua formazione, permettendo così la fuoriuscita di gran parte del suo calore interno.
Contrariamente alla convinzione preesistente di un Urano climaticamente monotono, recenti osservazioni effettuate dal Telescopio Spaziale Hubble hanno rivelato che il pianeta presenta effettivamente schemi meteorologici dinamici. Urano è sferzato da enormi tempeste di vento, con velocità che possono raggiungere i 900 km/h, nonostante riceva molto meno energia dal Sole rispetto alla Terra. Una delle tempeste, chiamata Grande Macchia Oscura, è grande quanto il diametro terrestre o circa 13.000 km di lunghezza.
Esplorando Urano