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Che Cos’è una Stella Variabile?

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Per secoli, le stelle sono state considerate oggetti fissi e immutabili nel cielo, fino a quando l’innovazione del telescopio moderno non ha rivoluzionato la nostra comprensione dell’universo. Oggi, gli astronomi hanno scoperto che alcune stelle, note come stelle variabili, possono infatti cambiare luminosità nel tempo.

Una stella variabile è un corpo celeste la cui luminosità osservata dalla Terra non è costante, ma fluttua. Questi cambiamenti possono avvenire in tempi rapidi, da secondi a diversi anni, e l’intensità può variare da meno di un millesimo di magnitudine, visibile solo attraverso telescopi potenti, fino a cambiamenti che raggiungono anche 20 magnitudini, percepibili ad occhio nudo.

Le stelle variabili sono classificate in due categorie principali: intrinseche ed estrinseche, in base all’origine delle loro variazioni di luminosità. Le stelle variabili intrinseche sono caratterizzate da fluttuazioni della luminosità dovute a cambiamenti fisici all’interno della stella stessa. Queste sono ulteriormente suddivise in sottotipi: Pulsanti, Eruptive e Catastrofiche.

La variazione nella luminosità di una stella pulsante avviene a causa di contrazioni e dilatazioni generate dalle forze interne della stella. Nelle stelle variabili eruptive, invece, si verificano esplosioni o espulsioni di materiale stellare, che inducono fluttuazioni di luminosità. Un esempio di stella variabile intrinseca è la stella catastrofica, in cui un’improvvisa eruzione di materiale stellare nello spazio provoca un aumento drammatico della luminosità, come nel caso delle supernovae, esempi ben noti di questo fenomeno.

Il secondo tipo di stelle variabili, quelle estrinseche, è principalmente causato dall’eclissi di una stella da parte di un’altra all’interno di un sistema binario. Anche la rotazione stellare può contribuire a questi cambiamenti. Nel caso delle stelle variabili rotanti, la variabilità deriva dal fatto che una parte della stella è meno luminosa e diventa visibile all’osservatore terrestre, a causa dell’inclinazione dell’asse di rotazione.

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