La forza di marea è un effetto secondario della forza gravitazionale e la sua manifestazione più comune, almeno sul pianeta Terra, sono le maree. In termini tecnici, la forza di marea è la differenza nella forza di gravità che emerge poiché la forza esercitata su un corpo da un altro non è costante lungo il diametro; infatti, il lato più vicino al secondo corpo subisce una forza gravitazionale maggiore rispetto al lato più lontano.
Quando un corpo è rigido oppure, al contrario, molto flessibile, le forze di marea possono fendere il corpo in due. Tuttavia, la Terra è una sfera elastica e la forza di marea esercitata dalla luna distorce la sua forma, pur non influenzando assolutamente la massa o il volume. Le protuberanze indicate rappresentano questo cambiamento di forma — un chiaro segnale delle variazioni nei livelli oceanici causate dalle maree, nello specifico.
La luna esercita una forza sul pianeta nel suo insieme, anche se il suo effetto sulla parte solida della Terra è minimo – nell’ordine di alcuni centimetri. La sua influenza è molto più evidente sull’atmosfera e sull’idrosfera. Gli oceani vengono attratti dalla luna, causando maree alte. È però evidente che gli oceani più vicini vengono attratti di più rispetto a quelli più lontani, posizionati sul lato opposto rispetto alla luna.
In astronomia, la forza di marea ha anche un utilizzo più generale, riferendosi al fenomeno in cui un corpo è soggetto alla forza gravitazionale di un secondo corpo mentre è simultaneamente influenzato dalla forza gravitazionale di un terzo corpo. Per esempio, la luna è principalmente influenzata dalla gravità terrestre (a causa della sua prossimità), mentre è anche soggetta all’attrazione gravitazionale del sole.