Il fatto che Chandrayaan-2 dell’India abbia recentemente effettuato manovre per evitare una vicinanza a Danuri, il satellite sudcoreano, sottolinea l’importanza della sicurezza nelle missioni lunari. Secondo un rapporto dell’Organizzazione Indiana per la Ricerca Spaziale (ISRO), il 19 settembre l’orbiter Chandrayaan-2 ha innalzato la sua orbita per prevenire un incontro ravvicinato con Danuri, previsto per due settimane dopo se non fossero state apportate modifiche alla traiettoria. Il rapporto ha rivelato che un’altra manovra, eseguita il 1 ottobre, ha contribuito ulteriormente a evitare possibili collisioni con altri orbiter attorno alla Luna, incluso il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA.
Le manovre di evitamento delle collisioni sono diventate prassi comune nell’esplorazione lunare. Chandrayaan-2, Danuri e LRO condividono un’orbita quasi polare, rendendo probabile un avvicinamento reciproco nei pressi dei poli lunari, dove il rischio di collisione è particolarmente elevato. Negli ultimi diciotto mesi, l’Istituto AeroSpaziale Coreano (KARI), che gestisce Danuri, ha registrato 40 “allarmi rossi” riguardanti potenziali collisioni tra LRO, Chandrayaan-2 e Danuri.
Nel 2021, Chandrayaan-2 ha modificato la sua orbita per evitare un incontro previsto con LRO sopra il polo nord della Luna. Senza la manovra, i due veicoli spaziali si sarebbero avvicinati fino a 1,8 miglia (3 chilometri) di distanza, come riportato dall’ISRO.
In un contesto simile, Danuri ha effettuato almeno tre manovre dalla sua entrata in orbita lunare nel dicembre 2022—una per allontanarsi da LRO, un’altra per evitare Chandrayaan-2 e una terza per eludere il lander giapponese Smart Lander for Investigating Moon (SLIM) poco prima dell’atterraggio di quest’ultimo sul lato vicino della Luna a gennaio.
Attualmente non esiste un protocollo internazionale formale per affrontare i rischi di collisione. Le tre agenzie spaziali—NASA, KARI e ISRO—condividono volontariamente dati tramite scambi di email e videoconferenze sulle traiettorie dei loro veicoli. In fase di discussione, è emerso che a volte non si disponeva delle informazioni di contatto del personale responsabile, e problemi di sicurezza informatica hanno talvolta ostacolato lo scambio di email. Tuttavia, tutte le questioni di rischio di collisione sono state risolte attraverso discussioni collaborative.
Le agenzie spaziali utilizzano principalmente una piattaforma sviluppata dal Jet Propulsion Laboratory della NASA denominata MADCAP, che calcola i rischi di collisione e genera avvisi pertinenti.
Tuttavia, “attualmente non esiste un meccanismo di consultazione internazionale convenuto reciprocamente per risolvere tali rischi di collisione,” ha dichiarato un ricercatore senior di KARI a un summit sulla sostenibilità spaziale. “Con la nostra esperienza nella gestione di KPLO [Korea Pathfinder Lunar Orbiter, ufficialmente Danuri], ci rendiamo conto della necessità di una piattaforma per la condivisione delle informazioni e di protocolli internazionali concordati per identificare e gestire i rischi di collisione tra le missioni attorno alla Luna, proprio come facciamo sulla Terra.”