Gli astronomi si affidano notevolmente ai telescopi per osservare il cielo notturno. Tuttavia, esistono fenomeni particolari che possono rendere difficile l’osservazione degli astri. La risoluzione dei telescopi può essere limitata da varie imperfezioni presenti nelle lenti, e può anche essere ostacolata dal limite di diffrazione.
Le onde, comprese quelle luminose, possono curvarsi attorno agli ostacoli quando le incontrano. Di conseguenza, la qualità dell’immagine osservata attraverso il telescopio ne risente. I limiti di diffrazione si verificano perché le lenti telescopiche sono finite e, pertanto, diffrangono la luce, interrompendo alcune onde luminose.
I telescopi terrestri hanno una risoluzione molto inferiore rispetto al loro limite di diffrazione, poiché le onde luminose viaggiano attraverso atmosfere turbolente. Questi effetti atmosferici, combinati con il limite di diffrazione dei telescopi, possono far apparire gli oggetti distorti. Fortunatamente, esistono tecniche specifiche che possono essere utilizzate per migliorare la qualità delle immagini osservate.
L’uso dell’interferometria si è rivelato una tecnica preziosa per superare il limite di diffrazione. In questo approccio, i segnali provenienti da due telescopi vengono combinati per studiare le interferenze che si producono tra di loro, permettendo di diagnosticare lo stato originale di un’onda. Tecniche di campo vicino e di campo lontano sono altre metodologie utili per superare il limite di diffrazione.