Aggiornamento: Questo articolo è stato aggiornato alle 13:20 ET con informazioni sulle esenzioni per il volo spaziale commerciale.
MILANO – Se le aziende che operano voli spaziali suborbitali commerciali desiderassero acquistare un’assicurazione per coprire i rischi per i partecipanti al volo spaziale, tale copertura potrebbe risultare piuttosto costosa, almeno inizialmente.
Questa è la conclusione di uno studio condotto da PwC Strategy& dei Paesi Bassi e dall’Autorità Nazionale per l’Aviazione italiana, presentato il 15 ottobre al Congresso Internazionale Astronautico qui a Milano.
La copertura assicurativa per risarcire i passeggeri di voli spaziali suborbitali in caso di incidente sarebbe elevata poiché l’attività è nuova. Le aziende hanno effettuato solo 54 lanci propulsi da razzi, inclusi dimostrazioni, test e voli commerciali. Dei 127 occupanti dei veicoli, circa 73 erano partecipanti al volo spaziale anziché membri dell’equipaggio, ha dichiarato Marco Cattadori della società di consulenza PwC Strategy&.
Le compagnie di assicurazione che considerano la sicurezza dei veicoli al momento probabilmente includerebbero i lanci di prova nei loro calcoli. Di conseguenza, il tasso di fallimento dei veicoli si attesterebbe tra il 5 e l’8 percento.
Man mano che le aziende eseguono più voli spaziali suborbitali commerciali, “ovviamente il numero di lanci commerciali aumenterà e il conseguente tasso di fallimento diminuirà, il che è esattamente quello che vogliamo”, ha affermato Cattadori.
Regole di Responsabilità
Attualmente, i passeggeri commerciali suborbitali firmano delle esenzioni dopo aver ricevuto un’istruzione approfondita sui rischi coinvolti nel volo. Alcuni stati hanno anche approvato leggi per rafforzare tali esenzioni.
Anche quando scadrà il cosiddetto “periodo di apprendimento” per il volo spaziale umano commerciale, le esenzioni rimarranno in vigore, ha affermato il consulente in politica spaziale Jim Muncy.
Se i partecipanti o gli operatori di voli suborbitali commerciali cercassero un’assicurazione, “oggi non esiste nel mercato assicurativo,” ha dichiarato Cattadori. “Ma potrebbe esistere tra qualche anno.”
Gli autori dello studio hanno considerato una copertura per singoli passeggeri, che varia da un massimo di $300.000 a $5 milioni. Se la responsabilità fosse fissata a $3 milioni per individuo, un operatore di un veicolo con sei posti, come la classe Delta di Virgin Galactic, dovrebbe pagare tra $1.3 milioni e $2.1 milioni per ottenere $18 milioni di copertura.
Il costo elevato potrebbe far lievitare i prezzi dei lanci “di un impressionante 30-60 percento,” ha detto Cattadori. “Ecco perché stiamo dicendo che questo è un piano per il futuro, non un piano per il presente. Stiamo entrando in un’era più commerciale. Man mano che i tassi di fallimento dei veicoli diminuiscono, lo stesso vale per i premi assicurativi. E quindi anche i costi complessivi diminuiscono.”
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