Inaugurato il 4 aprile 1968, Apollo 6 rappresenta un passo cruciale nel programma spaziale Apollo, essendo l’ultimo volo di prova non equipaggiato. Questa missione ha avuto una durata di circa 10 ore e, nonostante molteplici malfunzionamenti, ha dimostrato a NASA che un volo spaziale con equipaggio è una possibilità concreta.
Il principale obiettivo di questa missione spaziale era quello di validare il design della navetta per un volo con equipaggio. Il secondo obiettivo consisteva nel testare il sistema di rientro del modulo di comando in condizioni estreme, a replicare il peggior scenario di un ritorno lunare. Purtroppo, a causa di guasti nei motori a razzo, il secondo obiettivo non è stato raggiunto.
Fin dall’inizio, Apollo 6 ha affrontato molteplici problemi. Due minuti dopo il decollo, la navetta ha subito oscillazioni estreme per 30 secondi. Tuttavia, George Mueller di NASA ha spiegato che queste oscillazioni erano una caratteristica normale per i motori a razzo durante la combustione, portando a fluttuazioni della spinta che generano oscillazioni. Oltre a queste oscillazioni problematiche, le telecamere hanno registrato diversi pezzi del razzo che iniziavano a staccarsi poco dopo due minuti di volo.
Si sono manifestati problemi nei motori. C’era un malfunzionamento con il secondo stadio e il motore 2 si è spento. Non molto dopo, anche il motore 3 si è arrestato. Sebbene fosse un disastro per i motori principali, il modulo di comando a bordo è riuscito a compensare i danni e ha bruciato con successo il resto degli stadi della missione.
A causa dei malfunzionamenti avvenuti nella missione Apollo 6, sono state apportate modifiche alla navetta spaziale. Il gas elio del sistema di controllo pneumatico è stato reindirizzato verso le linee di carburante, le linee di alimentazione e le pompe di ossidante. Riempendo queste cavità, le oscillazioni di pressione sono state smorzate e calmate il più possibile. Il problema con l’adattatore era dovuto alla sua disposizione a nido d’ape. L’aria e l’acqua intrappolate si espandevano man mano che il razzo accelerava attraverso l’atmosfera, causando il distacco della superficie dell’adattatore. Come soluzione, sono stati praticati piccoli fori per consentire l’espansione del materiale.
Le telecamere hanno filmato questo evento a velocità elevata, creando un rallentatore 15 volte più lento della normale velocità per catturare la sequenza di eventi estremamente rapida. I capsule delle telecamere sono state in grado di registrare il decollo e la separazione del primo stadio. Sono raggiunti i 200.000 piedi di altitudine prima di paracadutarsi nell’oceano. Il giorno in cui Apollo 6 è stato lanciato, Martin Luther King, Jr. è stato assassinato in Tennessee, attirando l’attenzione dei media. Per questo motivo, la copertura stampa su questa missione spaziale è stata piuttosto limitata.
TV Classica – Lancio di Apollo 6