Le variabili Cepheid sono una classe di stelle caratterizzate da fluttuazioni regolari della loro luminosità. Il ciclo di passaggio da luminosità a oscurità e viceversa è noto come periodo di variazione e dura generalmente circa cinquanta giorni o più. La luminosità di una variabile Cepheid è strettamente correlata al suo periodo di oscillazione, il che la rende uno strumento essenziale nella determinazione delle distanze di ammassi stellari e galassie, giustificando così il suo utilizzo come un importante riferimento nell’astrofisica.
Le variabili Cepheid con periodi di fluttuazione simili tendono ad avere una luminosità intrinseca quasi identica. Tuttavia, questa regola non sempre si applica a causa delle differenze nelle distanze da noi. L’osservazione del periodo di una Cepheid consente di determinarne la luminosità reale. Confrontando la luminosità intrinseca con quella osservabile, è possibile calcolare la distanza della stella. Sono stati Henrietta Leavitt e Harlow Shapley a stabilire che una maggiore luminosità delle variabili si associa a periodi più lunghi.
Le Cepheid sono classificate come stelle giganti gialle. Le fluttuazioni della loro luminosità sono il risultato di variazioni della temperatura della superficie e delle dimensioni della stella, che subiscono continui cambiamenti. Si trovano al massimo della loro temperatura e brillantezza quando si espandono al ritmo più veloce, passando dallo stato più piccolo a quello di massima dimensione possibile.
La distanza delle stelle