Per un periodo che va dai 5 ai 10 minuti, la superficie del sole viene investita da un’imponente emissione di energia. Questi veri e propri scoppi d’energia appaiono con grande regolarità e sono fenomeni altamente energetici che caratterizzano la nostra stella. Le onde di plasma si manifestano come tubi scuri nelle fotografie e sono conosciute come spicoli solari.
Gli spicoli solari rappresentano in realtà regioni di intensa energia, associate a una forte radiazione elettromagnetica. Si stima che in un dato momento ci siano oltre 60.000 spicoli presenti sulla superficie solare. Queste aree ad alta energia possono produrre esplosioni con velocità che raggiungono le 80.000 chilometri all’ora, salendo a altezze di 4.800 chilometri e presentando diametri intorno ai 480 chilometri.
Secondo uno studio condotto da astronomi britannici, gli spicoli potrebbero essere generati da onde sonore originate all’interno del sole. L’attività di plasma interna crea una sorta di cadenza che genera onde d’urto che raggiungono lo strato esterno, noto come chromosfera. Queste onde d’urto quindi accelerano il plasma, dando vita agli spicoli solari.
Non si conoscono a fondo gli effetti degli spicoli solari sulle attività terrestri, a differenza delle eruzioni solari che possono influenzare le telecomunicazioni e le attività elettromagnetiche. Tuttavia, una cosa è certa: questi fenomeni sono oggetti altamente energetici. Ciò rafforza l’idea che il nostro sole è un vero e proprio alveare di energia elettromagnetica in costante cambiamento. La fonte di vita sul nostro pianeta è un focolaio di attività che non smette mai di affascinarci e di insegnarci cose nuove.