L’azienda ha annunciato il 23 ottobre di aver vinto il contratto, che andrà a finanziare vari aspetti del Rocket 4, un veicolo progettato per posizionare fino a 600 chilogrammi in orbita, compresa “l’industrializzazione delle strutture di produzione di Astra”.
Il contratto fa parte di un programma del DIU chiamato Novel Responsive Space Delivery che includeva precedenti assegnazioni a un’altra azienda di razzi, Stoke Space, e The Spaceport Company, che sta sviluppando piattaforme di lancio marittime. Il DIU ha dichiarato che il contratto supporterà “la prototipazione di una soluzione che consentirà la consegna reattiva e precisa di carico da, attraverso e verso lo spazio.”
In un’intervista del 24 ottobre, Chris Kemp, amministratore delegato di Astra, ha detto che il contratto deriva dall’interesse del Dipartimento della Difesa per i sistemi di lancio mobili. “Quello che il DoD vede è un numero di aziende come Virgin Orbit che semplicemente non esistono più, che avevano questi sistemi di lancio mobili tattici. E Astra potrebbe essere l’unica rimasta,” ha affermato. “Non vogliono davvero vedere Astra non consegnare il nostro nuovo sistema di lancio.”
Astra ha affrontato le proprie difficoltà, comprese crisi di finanziamento che hanno visto l’azienda flirtare con la bancarotta dopo essere diventata pubblica nel 2021 attraverso una fusione con una società di acquisizione a scopo speciale (SPAC). Astra ha completato un accordo, guidato da Kemp e dal co-fondatore Adam London, per tornare privata a luglio.
Kemp ha dichiarato che durante quel processo Astra ha continuato a lavorare sul Rocket 4, anche se ha trasferito alcuni ingegneri dal razzo al suo progetto di propulsione elettrica Astra Spacecraft Engine. “I team continuano a lavorare su Rocket 4, e questo fornisce un ulteriore supporto finanziario affinché possano continuare a farlo,” ha detto in merito al contratto con il DIU.
Sebbene il contratto abbia un valore massimo di 44 milioni di dollari, l’importo inizialmente finanziato è di circa 2 milioni di dollari, ha dichiarato Astra, una cifra confermata da un portavoce del DIU. Astra ha detto che il finanziamento copre la prima fase e parte della seconda fase di un contratto in quattro fasi, lavorando sulla qualifica degli stadi e dei principali sottosistemi. Man mano che l’azienda raggiunge traguardi sul contratto, si aspetta di sbloccare finanziamenti aggiuntivi.
Kemp ha affermato che l’azienda è sulla buona strada per tentare un primo lancio del Rocket 4 entro la fine del 2025. “Credo che questo trovi un equilibrio nel dare al team il tempo di fare le cose per bene e di lavorare con la Space Force.”
Oltre al contratto con il DIU, ha detto che Astra prevede di raccogliere circa 50 milioni di dollari in un nuovo round di finanziamento. Ha espresso ottimismo al riguardo, nonostante le sfide attuali che le aziende spaziali affrontano per raccogliere fondi più consistenti, citando l’accordo da 65 milioni di dollari per rendere Astra privata. “Nulla è stato più difficile che raccogliere il capitale per rendere l’azienda privata,” ha detto, “ed è stata una transazione molto complessa senza certezza che si sarebbe chiusa.”
La forza lavoro dell’azienda è divisa equamente tra lo sviluppo del Rocket 4 e la produzione dell’Astra Spacecraft Engine. Kemp ha affermato che l’azienda, come pianificato in precedenza, ha consolidato le operazioni presso la sua sede di Alameda, in California. Alcuni strumenti di test rimangono temporaneamente in una struttura di Sunnyvale, in California, che era dedicata all’Astra Spacecraft Engine, ma tale struttura verrà chiusa entro l’inizio del prossimo anno, una volta che attrezzature simili saranno operative ad Alameda.
Astra ha già alcuni contratti per Rocket 4, incluso un contratto da 11,5 milioni di dollari dal Programma di Test Spaziali del DoD nell’aprile 2023. “Il modo in cui la vedo è che, se riusciamo a portare Rocket 4 sulla piattaforma e volare con successo, ci sarà più domanda di quanto sappiamo fare,” ha dichiarato Kemp, con clienti già prenotati per i primi 5 o 10 lanci. “Arriviamo alla piattaforma, facciamo almeno un volo di prova e poi iniziamo a volare con i clienti. E se quei voli funzionano, riceveremo più ordini.”
Ha detto che l’azienda mira a un prezzo medio di circa 10 milioni di dollari per Rocket 4 per clienti governativi e 5-6 milioni di dollari per clienti commerciali. La differenza riguarda la documentazione aggiuntiva e le attività di garanzia della missione necessarie per le missioni governative.
Tuttavia, questi piani sono basati sulla capacità di Astra non solo di sviluppare Rocket 4, ma anche di volare con successo. Kemp ha riconosciuto che Astra non ha raggiunto questo obiettivo con il suo razzo più piccolo Rocket 3, che ha subito due fallimenti in quattro lanci operativi nel 2021 e 2022, incluso un ultimo fallimento nel giugno 2022 che ha portato Astra a interrompere il veicolo. “Il cinquanta percento non era sufficiente,” ha detto. “Ciò che fa questo contratto è assicurarci di avere le risorse per non prendere scorciatoie.”
Kemp ha sottolineato un focus sulla affidabilità per il Rocket 4. “Come mi piace dire, ci sono due modi in questo lavoro in cui le cose non funzionano: puoi avere fallimenti di lancio oppure non lanciarti affatto. Il novantanove percento delle aziende fallisce nel lanciarsi. Astra non è rientrata in quella categoria. Abbiamo fatto molti lanci, ma troppi di essi non hanno funzionato. Abbiamo avuto troppo fallimenti di lancio,” ha detto.
“Quindi ora la domanda è: possiamo tornare sulla piattaforma con qualcosa? Possiamo non fallire nel lancio? Siamo quasi falliti nel lancio. Possiamo non fallire nel lancio e non avere un fallimento di lancio, questo è il punto cruciale.”