Questa raccomandazione è una delle varie contenute in uno studio intitolato Agenda Spaziale 2025 pubblicato il 24 ottobre dalla Aerospace Corporation e dal suo Centro per la Politica e Strategia Spaziale (CSPS). Il rapporto è inteso a fornire consigli alla prossima amministrazione su temi chiave relativi allo spazio civile, commerciale e alla sicurezza nazionale.
In un briefing tenutosi prima della pubblicazione del rapporto, Sam Wilson, direttore dei sistemi presso il CSPS, ha affermato che il Dipartimento della Difesa sta beneficiando delle crescenti capacità commerciali in settori come il telerilevamento commerciale, molto alimentato da un boom degli investimenti privati nelle aziende spaziali alcuni anni fa. Tuttavia, gli investimenti privati sono diminuiti drasticamente dalla loro punta nel 2021 e gli investitori affermano che l’accesso al capitale rimane difficile per le aziende spaziali oggi, specialmente per quelle che cercano di raccogliere fondi maggiori in fasi successive.
“Per il Dipartimento della Difesa, questo ambiente di investimento unico degli ultimi anni rappresenta un’opportunità e un dilemma,” ha dichiarato Wilson. L’opportunità deriva dalle capacità commerciali emergenti che possono essere utilizzate, come nel campo dell’imaging.
“Il dilemma è che queste aziende hanno bisogno di entrate,” ha aggiunto. “I mercati commerciali per molte aree di capacità spaziale non possono sostenere queste aziende.” Ha detto che la Aerospace ha esaminato circa 150 aziende di telerilevamento spaziale commerciale e ha stimato che “pochissime, se non nessuna” potrebbero essere redditizie senza entrate governative.
Il rapporto ha raccomandato al Dipartimento della Difesa di considerare un “affitto ancorato” per tali aziende, diventando il cliente più grande. “Senza una domanda governativa costante, molte aziende spaziali commerciali statunitensi che offrono applicazioni difensive preziose potrebbero non sopravvivere,” ha affermato Wilson. “Con il giusto finanziamento e approccio, il DOD può garantire di poter utilizzare queste risorse per scopi di difesa a lungo termine.” Tale supporto potrebbe risultare meno costoso per il governo rispetto a cercare di sviluppare capacità simili autonomamente, sostenendo al contempo la base industriale spaziale commerciale statunitense.
Jamie Morin, vicepresidente della difesa strategica spaziale presso Aerospace, ha sottolineato nel briefing che il Dipartimento della Difesa ha sostenuto approcci in passato, come l’accesso garantito allo spazio, per garantire che ci fossero più fornitori di un servizio necessario al DOD. “Se il governo è disposto a mettere l’economia dietro la politica, è possibile sostenere più fornitori in luoghi dove le pure dinamiche di mercato potrebbero non portare.”
Questa conclusione è emersa solo da uno dei 16 capitoli che coprono un’ampia gamma di questioni politiche. “Il Centro per la Politica e Strategia Spaziale cerca di evitare il sostegno diretto a soluzioni specifiche,” ha affermato Morin. “Siamo qui per chiarire le questioni e fornire contesto.”
Un altro documento nello studio affronta il “problema difficile” della riforma della regolamentazione spaziale. “È complesso da definire, ha molti stakeholder con priorità e incentivi diversi, e non c’è una soluzione facile o chiara,” ha detto Brian Weeden, direttore dei sistemi presso CSPS, spiegando la questione durante il briefing.
Lo studio ha identificato diverse questioni per la riforma della regolamentazione spaziale, dalla questione dell’“autorizzazione alla missione” per le attività spaziali commerciali non attualmente regolamentate fino alla riforma del controllo sulle esportazioni e le sfide delle grandi costellazioni di satelliti. Il rapporto non fornisce raccomandazioni specifiche su tali questioni, ma chiede invece alla prossima amministrazione di affrontarle “con urgenza” e di investire più capitale politico nell’implementazione delle decisioni politiche. Raccomanda inoltre una maggiore cooperazione con il Congresso su queste questioni, così come di determinare cosa possa essere fatto a livello di agenzia rispetto a quello interagenzia.
“Riconosciamo che questo è difficile,” ha detto Weeden, “ma stiamo esaurendo le strade per rimandare questa problematica.”