Ecco un confronto tra il sole al minimo solare, risalente a dicembre 2019, e al massimo solare, di maggio 2024. Immagine via NASA/ SDO.
NOAA e NASA hanno annunciato che il massimo solare è arrivato. Il massimo solare rappresenta il picco di attività nel ciclo solare di 11 anni del sole.
I segnali del picco del ciclo solare includono l’inversione dei poli magnetici e un elevato numero di macchie solari sulla superficie del sole.
Ci aspettiamo di vedere ulteriori aurore nei prossimi mesi. Gli scienziati non conosceranno il mese esatto del picco e la sua durata finché non analizzeranno i dati.
NASA ha pubblicato questa storia originale il 15 ottobre 2024. Modifiche di EarthSky.
Siamo al picco del ciclo solare di 11 anni
In una teleconferenza con i giornalisti martedì 15 ottobre 2024, i rappresentanti di NASA, dell’Amministrazione Nazionale Oceania e Atmosfera (NOAA) e del pannello internazionale di previsione del ciclo solare hanno annunciato che il sole ha raggiunto il suo periodo di massimo solare, che potrebbe continuare per l’anno successivo.
Il ciclo solare è un ciclo naturale che il sole attraversa mentre passa da un’attività magnetica bassa a un’attività alta. Circa ogni 11 anni, al culmine del ciclo solare, i poli magnetici del sole si invertono: sulla Terra, questo sarebbe come se i poli nord e sud cambiassero posto ogni decennio — e il sole passa da uno stato calmo a uno attivo e tempestoso.
NASA e NOAA monitorano le macchie solari per determinare e prevedere l’andamento del ciclo solare… e, in ultima analisi, l’attività solare. Le macchie solari sono aree più fredde del sole causate da una concentrazione di linee di campo magnetico. Le macchie solari sono la componente visibile delle regioni attive, aree di forti e complesse attività magnetiche sul sole che sono la fonte delle eruzioni solari.
Jamie Favors, direttore del Programma di Meteorologia Spaziale presso la NASA, ha dichiarato:
Durante il massimo solare, il numero di macchie solari, e quindi, l’attività solare, aumenta. Questo incremento di attività offre un’opportunità emozionante per conoscere la nostra stella più vicina. Ma provoca anche effetti reali sulla Terra e nel nostro sistema solare.
L’attività solare porta a condizioni meteorologiche spaziali
L’attività solare influenza fortemente le condizioni nello spazio note come meteo spaziale. Questo può avere impatti su satelliti e astronauti nello spazio, oltre che su sistemi di comunicazione e navigazione — come radio e GPS — e sulle reti elettriche sulla Terra. Quando il sole è più attivo, gli eventi di meteo spaziale diventano più frequenti. L’attività solare ha portato a una maggiore visibilità delle aurore e impatti sui satelliti e sulle infrastrutture negli ultimi mesi.
Durante maggio 2024, una raffica di grandi brillamenti solari e espulsioni di massa coronale (CME) ha lanciato nubi di particelle cariche e campi magnetici verso la Terra, creando la tempesta geomagnetica più forte degli ultimi due decenni. Ed è stata probabilmente tra le più forti esibizioni di aurore mai registrate negli ultimi 500 anni.
Elsayed Talaat, direttore delle operazioni di meteorologia spaziale presso la NOAA, ha dichiarato:
Questa notizia non significa che questo sia il picco dell’attività solare che osserveremo in questo ciclo solare. Sebbene il sole abbia raggiunto il periodo di massimo solare, il mese in cui l’attività solare raggiunge il picco non sarà identificabile per mesi o anni.
Qual è il picco esatto del massimo solare?
Gli scienziati non saranno in grado di determinare il picco esatto di questo periodo di massimo solare per molti mesi, poiché è identificabile solo dopo aver monitorato un calo costante nell’attività solare dopo quel picco.
Tuttavia, gli scienziati hanno identificato che gli ultimi due anni sul sole hanno fatto parte di questa fase attiva del ciclo solare, grazie al numero costantemente elevato di macchie solari in questo periodo. Gli scienziati prevedono che la fase massima durerà ancora un anno circa prima che il sole entri nella fase discendente. E ciò riporta al minimo solare. Dal 1989, il Pannello di Previsione del Ciclo Solare — un pannello internazionale di esperti sponsorizzato dalla NASA e dalla NOAA — ha collaborato per fare previsioni sul prossimo ciclo solare.
I cicli solari sono stati monitorati dagli astronomi fin da quando Galileo osservò per la prima volta le macchie solari nel 1600. Ogni ciclo solare è diverso. Alcuni cicli raggiungono picchi di durata più lunga e breve, mentre altri hanno picchi più piccoli che durano di più.
Questo è il numero di macchie solari nei precedenti 24 cicli solari. Gli scienziati utilizzano le macchie solari per monitorare il progresso del ciclo solare. I punti scuri sono associati all’attività solare, spesso come origini di enormi esplosioni. Ad esempio, i brillamenti solari o le espulsioni di massa coronale sono esplosioni gigantesche che possono espellere luce, energia e materiale solare nello spazio. Immagine via Centro di Previsione del Meteo Spaziale della NOAA.
Il massimo solare è leggermente al di sopra delle aspettative
Lisa Upton, co-presidente del Pannello di Previsione del Ciclo Solare e scienziata principale presso il Southwest Research Institute a San Antonio, Texas, ha affermato:
L’attività delle macchie solari del Ciclo Solare 25 ha leggermente superato le aspettative. Tuttavia, nonostante alcuni grandi eventi, questi non sono maggiori di quanto ci si potrebbe aspettare durante la fase massima del ciclo.
Il brillamento più potente del ciclo solare finora è stato un X9.0 il 3 ottobre. (La classe X indica i brillamenti più intensi, mentre il numero fornisce maggiori dettagli sulla loro potenza.)
La NOAA prevede ulteriori tempeste solari e geomagnetiche durante questo periodo di massimo solare. Questo porterà a opportunità per osservare le aurore nei prossimi mesi, oltre a potenziali impatti sulla tecnologia. Inoltre, sebbene meno frequenti, gli scienziati osservano spesso tempeste piuttosto significative durante la fase discendente del ciclo solare.
La previsione per il Ciclo Solare 25, prodotta dal Pannello di Previsione del Ciclo Solare 25, co-presieduto dalla NASA e dalla NOAA. Il numero di macchie solari è un indicatore della forza del ciclo solare. Maggiore è il numero di macchie solari, più forte è il ciclo. Immagine via Centro di Previsione del Meteo Spaziale della NOAA.
Il futuro della previsione del meteo spaziale
NASA e NOAA si stanno preparando per il futuro della ricerca e previsione del meteo spaziale. Nel dicembre 2024, la missione Parker Solar Probe della NASA effettuerà il suo avvicinamento più ravvicinato al sole, battendo il proprio record come oggetto creato dall’uomo più vicino al sole. Questo sarà il primo di tre avvicinamenti programmati per Parker a questa distanza, aiutando i ricercatori a comprendere il meteo spaziale proprio alla fonte.
NASA sta lanciando diverse missioni nel prossimo anno che ci aiuteranno a comprendere meglio il meteo spaziale e i suoi impatti in tutto il sistema solare.
Le previsioni del meteo spaziale sono cruciali per supportare le navette spaziali e gli astronauti della campagna Artemis della NASA. Mappare questo ambiente spaziale è una parte fondamentale della comprensione e della mitigazione dell’esposizione degli astronauti alla radiazione spaziale.
NASA funge da braccio di ricerca degli sforzi nazionali sul meteo spaziale. Per vedere come il meteo spaziale può influenzare la Terra, visita il Centro di Previsione del Meteo Spaziale della NOAA, la fonte ufficiale del governo degli Stati Uniti per previsioni, avvisi e allerte sul meteo spaziale.
In sintesi: NASA e NOAA hanno annunciato il 15 ottobre 2024 che il sole ha raggiunto il picco del suo ciclo solare di 11 anni, noto come massimo solare.
Via NASA
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