Un razzo Long March 6A è decollato dal Centro di Lancio Satellitare di Taiyuan, nel nord della Cina, alle 7:06 del mattino ora orientale (1106 UTC) del 15 ottobre. La China Aerospace Science and Technology Corporation (CASC) ha annunciato il successo del lancio oltre due ore dopo il decollo.
Il secondo stadio del Long March 6A ha rilasciato il gruppo di 18 satelliti Qianfan (o “Mille Vele”) in orbita polare per la Shanghai Spacecom Satellite Technology (SSST). Il progetto è talvolta chiamato G60 Starlink.
La missione sarà seguita con attenzione per vari motivi. Nonostante i successi nei lanci, il razzo Long March 6A, sviluppato dalla Shanghai Academy of Spaceflight Technology (SAST) di proprietà statale, ha avuto problemi con la frammentazione del suo stadio superiore. Il suo ultimo lancio—che ha portato i primi 18 satelliti Qianfan—si è spezzato in una nuvola che si sospetta contenga più di 700 frammenti di detriti orbitali. Finora, SAST non ha risposto alle richieste di commento.
Inoltre, ci sono preoccupazioni riguardo alla luminosità apparente dei satelliti Qianfan e al loro possibile impatto sull’astronomia.
SSST prevede che la prima fase della costellazione consista in 1.296 satelliti. 648 di questi dovranno essere lanciati entro la fine del 2025 per fornire copertura di rete regionale. La rete completata consisterà in oltre 14.000 satelliti multimediali a banda larga in orbita terrestre bassa.
Il progetto richiede un aumento della frequenza dei lanci. Le aziende di lancio commerciali cinesi stanno sviluppando una gamma di razzi riutilizzabili con l’obiettivo di assicurarsi contratti da questo e altri progetti di costellazione cinesi.
Sono in corso anche lavori per espandere i porti spaziali della Cina per supportare questi nuovi razzi e permettere al tasso di lancio del paese di continuare a crescere.
SSST stessa ha un forte sostegno finanziario. A febbraio ha raccolto 943 milioni di dollari per lo sviluppo e la costruzione della costellazione. Fondata nel 2021 nel distretto di Songjiang a Shanghai, il progetto di SSST è supportato anche dal governo municipale. Shanghai ha sviluppato il proprio piano d’azione spaziale commerciale, di cui Thousand Sails è solo un aspetto.
Il razzo Long March 6A utilizzato per il lancio di martedì combina stadi centrali a propellente liquido con razzi ausiliari a propellente solido. Il lanciatore può trasportare 4.500 kg in un’orbita sincrona al sole a 700 km.
La missione è stata il 48° lancio orbitale della Cina quest’anno, dopo il lancio del 10 ottobre di un terzo satellite internet in alta orbita. Il principale appaltatore spaziale cinese CASC, al quale appartiene SAST, aveva dichiarato che il paese mirava a circa 100 lanci nel 2024. Questo numero include piani di lancio per razzi Long March e commerciali. Il record nazionale cinese per tentativi di lancio in un anno solare è di 67, stabilito nel 2023.