Questa mossa segna un approfondimento dei legami militari spaziali tra Europa e Stati Uniti, mentre aumentano le preoccupazioni per la militarizzazione dello spazio esterno.
Attiva dal 2013, l’Operazione Olympic Defender è supervisionata dal Comando Spaziale degli Stati Uniti. Coordina gli sforzi tra le nazioni partner per proteggere le risorse spaziali da potenziali minacce, tra cui attacchi informatici, interferenze satellitari e armi antisatellite. La coalizione includeva in precedenza gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’Australia e il Canada. La Nuova Zelanda è entrata ufficialmente a settembre. I nuovi membri France e Germania portano capacità militari e tecnologiche significative al gruppo.
La Francia, che ha potenziato i suoi sforzi militari nello spazio negli ultimi anni, ha istituito il proprio Comando Spaziale nel 2019, sottolineando la propria ambizione di essere un leader nella difesa spaziale europea. Anche la Germania ha sviluppato capacità avanzate di sorveglianza spaziale.
Poiché le nazioni si affidano sempre più a sistemi spaziali per scopi civili e militari, garantire la loro protezione è diventato una priorità strategica, ha affermato il comandante del Comando Spaziale degli Stati Uniti, Gen. Stephen Whiting. I satelliti, un tempo visti principalmente come strumenti di comunicazione e scienza, sono ora considerati potenziali obiettivi in caso di conflitto.
La Francia e la Germania si uniscono alla coalizione in un momento di tensione crescente nello spazio, con Cina e Russia che dimostrano la loro capacità di interrompere o distruggere satelliti. L’Operazione Olympic Defender ha l’obiettivo di dissuadere tali azioni attraverso la difesa collettiva, la condivisione delle informazioni e la promozione di norme internazionali per un’attività spaziale responsabile.
Cerimonie a Berlino, Parigi L’ingresso ufficiale della Germania nell’Operazione Olympic Defender è stato segnato da una cerimonia formale a Berlino, dove Whiting ha partecipato insieme al tenente generale Gunter Schneider, direttore generale per la strategia e le operazioni militari presso il Ministero della Difesa tedesco, e ai rappresentanti di Australia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito.
“Lo spazio è veramente uno sport di squadra. L’aggiunta della Germania al nostro elenco di partner affini contribuisce alla nostra capacità collettiva di affrontare le crescenti minacce in questo dominio,” ha dichiarato Whiting.
Schneider ha affermato che gli sforzi alleati per aumentare la consapevolezza nel dominio spaziale “non porteranno solo a una migliore comprensione del dominio spaziale, ma dissuaderanno anche i potenziali avversari dal comportamento pericoloso e di escalation nello spazio poiché dovranno tenere conto che possiamo osservare e valutare da vicino ciascuna delle loro azioni.”
In una cerimonia separata a Parigi, l’ingresso ufficiale della Francia nell’Operazione Olympic Defender è stato riconosciuto dal Maggiore Generale Phillipe Adam, comandante del Comando Spaziale Francese, e dai rappresentanti degli altri membri dell’alleanza.
La partecipazione della Francia a questo sforzo multinazionale, ha affermato Adam, “segna una nuova fase nella conduzione delle operazioni militari spaziali in coalizione e invia un chiaro messaggio di solidarietà strategica con i nostri alleati.”