HomeAstronomiaScoperti i getti di buchi neri più lunghi di sempre!

Scoperti i getti di buchi neri più lunghi di sempre!

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I buchi neri spesso compaiono nei film di fantascienza, principalmente perché molti aspetti della loro esistenza rimangono avvolti nel mistero. Essi hanno effetti affascinanti sulla regione circostante nello spazio, con distorsioni nello spazio e nel tempo in cima alla lista. Un team di astronomi ha scoperto un buco nero supermassiccio con getti gemelli che si estendono per un’incredibile distanza di 23 milioni di anni luce, il più lungo mai registrato. Per mettere questo in prospettiva, se allineassi 140 galassie della Via Lattea una accanto all’altra, questa sarebbe la lunghezza del getto!

La presenza di massa nell’Universo distorce lo spazio-tempo nelle sue vicinanze e più è massiccio, maggiore è la distorsione. I buchi neri sono regioni in cui la gravità è così forte che nulla, nemmeno la luce, può sfuggire. Si formano quando una stella massiccia esaurisce il carburante nel nucleo e collassa sotto la propria gravità. Questo processo crea un punto di densità infinita noto come singolarità. Attorno alla singolarità, a una distanza che dipende dalle proprietà della stella progenitrice, si trova l’orizzonte degli eventi. Se qualsiasi tipo di materia, anche una navetta spaziale di passaggio, viene risucchiata attraverso l’orizzonte degli eventi, non potrà mai più fuggire.

Dopo la morte di una stella massiccia e rotante, si forma un disco di materiale attorno al buco nero centrale. Man mano che il materiale si raffredda e cade nel buco nero, nuove ricerche suggeriscono che vengono generate onde gravitazionali rilevabili.

Una delle proprietà di un buco nero sono i potenti getti, flussi ad alta velocità di particelle espulse dalle regioni circostanti a un buco nero. Il materiale espulso non raggiunge mai veramente l’orizzonte degli eventi, ma è invece stato espulso dall’interno del disco di ac crezione. I campi magnetici di un buco nero e la rotazione dei dischi di gas e polvere riscaldati possono lanciare getti dalle regioni polari. Questi possono viaggiare a velocità vicine a quella della luce e possono attraversare migliaia e milioni di chilometri di spazio. I meccanismi esatti dei getti non sono ancora ben compresi.

Gli astronomi che osservano con il sistema radio LOFAR (Low Frequency Array) hanno avvistato un getto così massiccio da essere equivalente a 140 galassie della Via Lattea allineate una accanto all’altra! Per confronto, il getto che emana da Centaurus A, al centro della nostra Galassia, si estende per circa 10 Via Lattea! È stato soprannominato Porphyrion, ispirato al gigante mitologico della cultura greca. Risalente a un’epoca in cui l’universo aveva 6,3 miliardi di anni, è stato scoperto che il getto produce potenza equivalente a trilioni di soli!

Il ‘superterp’ di LOFAR, parte del nucleo del telescopio esteso situato nei Paesi Bassi.

Il team che ha studiato il getto suggerisce che se getti giganti come questo fossero stati comuni nell’universo primordiale, allora potrebbero essere stati una forza influente nella formazione delle galassie. I getti moderni osservati nell’universo vicino (e quindi in un’era successiva dell’evoluzione dell’universo) sembrano essere molto più piccoli in confronto. La conclusione è che forse i getti giganti avrebbero connesso e fornito energia e materiale ad altre galassie vicine, guidando la loro evoluzione.

L’indagine condotta da LOFAR ha rivelato più di 10.000 di questi megajets. Studi precedenti avevano svelato soltanto poche centinaia di grandi getti, suggerendo che fossero più rari, ma questa ultima ricerca mostra il contrario. È stata una vera passione poiché il team ha esaminato le immagini radio a occhio nudo, ha utilizzato strumenti di machine learning per analizzare le immagini e ha persino coinvolto scienziati cittadini di tutto il mondo per aiutare. Il loro articolo è stato pubblicato nel giornale Astronomy and Astrophysical.

E Porphyrion? Il team ha successivamente effettuato osservazioni con il Giant Metrewave Radio Telescope a Kitt Peak e l’Osservatorio W. M. Keck alle Hawaii per rivelare la galassia ospite a 7,5 miliardi di anni luce di distanza.
Source : I getti di buchi neri gargantueschi sono i più grandi mai osservati

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